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“Al Bano minaccia la sicurezza della nazione”. L’Ucraina lo inserisce nella black list

Il cantante pugliese è stato inserito nella lista dei 147 individui indesiderati dal Ministero della Cultura di Kiev: rappresenterebbe “una minaccia per la sicurezza della nazione”.
A cura di Davide Falcioni
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Minaccia la sicurezza nazionale: per questo il cantante pugliese Albano Carrisi – anche noto con il nome di Al Bano – è stato inserito dal Ministero della Cultura Ucraino in una "lista nera" di soggetti indesiderati nel paese. L'elenco è continuamente aggiornato sulla base delle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell'Ucraina, dei servizi di intelligence e del Consiglio della Tv e Radio nazionali. La black list è composta ad oggi da 147 persone. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

Tra gli anni ottanta e novanta Al Bano e Romina Power sono stati molto famosi anche in Unione Sovietica, ma a determinare la decisione del governo ucraino è stata molto più probabilmente la stima più volte manifestata dal cantante pugliese nei confronti del presidente russo Vladimir Putin. "L'ho incontrato tre volte – ha raccontato in una recente intervista – Nel 1986, durante una tournée in Russia, feci 18 concerti a Leningrado e altri 18 a Mosca. In uno di questi era presente anche lui, allora capo del Kgb. Il giorno dopo venne in albergo per complimentarsi. Poi nel 2004 ho cantato al Cremlino per festeggiare il Capodanno. Allo stesso tavolo c' erano Putin e la sua famiglia e Boris Eltsin e famiglia. Nel novembre scorso, invece, alla festa del centenario del Kgb, tanti cantanti, e anch'io, abbiamo intonato ognuno due canzoni".

E sempre su Putin in una recente intervista Al Bano ha dichiarato: "Lo sostengo da tempi non sospetti. È un grande. Ha un senso religioso della vita. Ha il pugno di ferro e non ci vedo nulla di male. Ormai lo usano molti, a partire da Trump ma anche da noi. Capisco che nei casi di mors tua vita mea ci voglia anche quello". Come è noto da anni ci sono forti tensioni tra Russia e Ucraina soprattutto dopo il referendum della popolazione della Crimea che ha deciso di staccarsi dal controllo di Kiev.

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