87 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Abolizione delle province: sì della Camera. Polemica M5S e Forza Italia: “Una finta”

Primo sì della Camera al disegno di legge per l’abolizione delle province. Ma è bagarre in Aula, con le proteste di Forza Italia e Movimento 5 Stelle.
A cura di Redazione
87 CONDIVISIONI
Immagine

In extremis e tra mille polemiche arriva il primo via libera del Parlamento al disegno di legge per l'abolizione delle province. In realtà, come sottolineato da più parti, anche in questo caso sarebbe più opportuno parlare di riorganizzazione della struttura e delle funzioni degli organismi provinciali, soprattutto in relazione alla condizione precedente. Nello specifico, infatti, assieme ad un ampliamento delle aree di riferimento (che potrebbe seguire le prime ipotesi della proposta discussa dal Governo Monti), si avrà la trasformazione dei consigli provinciali in una sorta di assemblea dei Sindaci (scelta dagli stessi amministratori territoriali), senza che siano previsti rimborsi o indennità. Parallelamente si assisterà ad una riorganizzazione delle funzioni, con la delega a Comuni e Regioni; come riportato dalle agenzie, dunque: "La struttura portante della Repubblica delle autonomie dovrebbe avere il suo perno su due soli livelli territoriali di rappresentanza politica: i comuni e le regioni.".

Non sono mancate accese polemiche sul provvedimento (che fra le altre cose istituisce le nuove città metropolitane e prevede una più precisa definizione dell'accorpamento volontario dei Comuni e delle funzioni degli stessi), che sia Forza Italia che il Movimento 5 Stelle giudicano "dannoso e non rispondente alle esigenze di contenimento dei costi". I due gruppi, infatti, non hanno partecipato al voto, uscendo dall'Aula in segno di protesta ed intervenendo duramente contro il Presidente Boldrini, "colpevole" di non aver rispettato gli orari e le prerogative delle opposizioni. Poi la dura nota del Movimento 5 Stelle:

Il provvedimento è una follia per almeno 4 ragioni:

1) Non abolisce le province. Gli cambia nome e le fa diventare "Città Metropolitane".

2) In quei territori dove ci sono comuni che si oppongono alla trasformazione in città metropolitana, coesisteranno (!!) le province e le città metropolitane.

3) Nei territori dove ci sono già province o città metropolitane o entrambi, potranno formarsi anche i consorzi di comuni!

4) La Corte dei Conti ha già messo in guardia il Parlamento: "con questa legge e il conseguente moltiplicarsi di enti, i costi lieviteranno".

87 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views