video suggerito
video suggerito

La storia di Luchè al Diego Armando Maradona di Napoli: dai 40 di Pomigliano ai 40mila dello stadio

Luché esordisce allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli con quasi 3 ore di concerto, 47 brani che raccontano le vittorie e le cadute del rapper campano: dai 40 di Pomigliano D’Arco ai 40mila allo stadio. Qui il racconto del concerto.
A cura di Vincenzo Nasto
86 CONDIVISIONI
Luchè, via Comunicato Stampa
Luchè, via Comunicato Stampa

Si ha la netta sensazione che gli ultimi anni di Luchè, segnati dal ritorno dei Co'Sang in Dinastia, dall'uscita di Dove Volano le Aquile e Il Mio Lato Peggiore, abbiano sancito la chiusura di una lunga fase di transizione nella carriera dell’artista campano. Un percorso iniziato nel difficile periodo post-2012 dopo la separazione dello storico duo rap, e proseguito tra alti e bassi: dalle incertezze attorno a progetti come L1 e L2, fino alla luce di lavori come Malammore e Potere. Senza dimenticare il buio profondo della pandemia da Covid-19, che ha lasciato segni evidenti proprio in uno dei momenti di massima esposizione del rapper.

Luchè al Maradona, 2025
Luchè al Maradona, 2025

E forse, almeno in parte, questo percorso si è percepito nella scaletta da ben 47 brani (+2 bonus track) del suo primo concerto allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli. Un live che ha trasmesso un forte senso di compiutezza all’interno di uno dei racconti più articolati e longevi del rap italiano. Sì, perché le quasi tre ore di spettacolo non si sono limitate a una sfilata di hit accompagnate da Shiva, Tony Boy, Rose Villain, Kaash Paige, Nerissima Serpe, Paky, Coco e Geolier. I 40.000 presenti hanno avuto l’occasione di ripercorrere una delle storie più intense e altalenanti del panorama urban nazionale.

Il numero 40 non è stato scelto a caso: è Luchè stesso a rimarcarne il significato, ricordando un concerto a Pomigliano d’Arco con appena 40 spettatori. Un ricordo che si trasforma in atto di consapevolezza e gratitudine nei confronti dei 40.000 paganti dello stadio. Solo una settimana prima, durante la nostra intervista, aveva sottolineato il valore celebrativo dell’evento: "Io sto provando a fare il Maradona per celebrare un lavoro che io e la mia squadra portiamo avanti da tanti anni. Fare il passo verso gli stadi è una celebrazione. Io ci penserei dieci volte, perché voglio fare cose che siano fattibili, giuste. Non voglio caricarmi di una pressione così grossa se non fossi sicuro di poterlo fare."

La celebrazione è cominciata con i DJ set di Night Skinny e Jesa, per poi esplodere nei primi acuti con Anno Fantastico (con Shiva e Tony Boy) e Purosangue. Ma per una festa davvero significativa, non potevano mancare i due ospiti più attesi: Coco e Geolier. Con Coco, Luchè si concede un mini-set intimo, attraversando alcune delle struggle song più potenti del decennio, come Lasciarsi Andare. Un momento di malinconia seguito dall’inno generazionale Fin Qui e dai brani più riflessivi La mia vittoria e Le pietre non volano. Tra le chicche, anche 10 anni fa, collaborazione con Coco che riprende So Frisc (Gucci, Prada e Fendi), un brano del 2010 duramente criticato ai tempi, ma oggi riconosciuto come precursore della trap italiana.

Luchè al Maradona, 2025
Luchè al Maradona, 2025

Il momento più struggente arriva con la parentesi delle love song, elemento fondamentale nella discografia del rapper napoletano: Ti Amo, Parliamo, Torna da me. Ma il pubblico deve attendere per Nessuna, uno dei successi più richiesti dell’ultimo album. L'affiatamento con Geolier, invece, non ha bisogno di spiegazioni: rappresenta uno dei temi portanti del concerto. La celebrazione della carriera passa anche da qui, da un legame che apre una nuova fase per Luché. L’assenza di Ntò, comunque salutato dal palco, permette al pubblico di vivere uno dei momenti più sentiti della serata: quattro brani diventano sei con l'arrivo di Ginevra, il singolo più acclamato dell’ultimo album. Il pubblico lo canta per tre volte consecutive, testo e ritornello, fotografando una connessione profonda che va ben oltre l’esibizione. Del resto, solo un anno fa, dalle dichiarazioni dei due artisti traspariva l’idea di un possibile joint album, destinato a unire due generazioni del rap napoletano.

Per concludere, dopo quasi tre ore di show, Luchè si affida alla simbologia della musica campana: il penultimo brano è La Notte di San Lorenzo, una hit estiva che omaggia Je stò vicino a te di Pino Daniele (1979). Sopraffatto dalle emozioni, il rapper chiude con Nessuna, una dedica al pubblico, una dichiarazione d’amore che racchiude vent’anni di carriera, proprio mentre si celebrano anche i 20 anni dal debutto dei Co’Sang con Chi more pe’ mme: "Dopo di te mai nessuna, nessuna, dopo di te mai nessuna, nessuna". Non è difficile comprendere il ruolo di Luché nel tessuto musicale campano, ma questo concerto ha raccontato, forse con più chiarezza, il lungo viaggio del suo eroe. Ma siamo lontani dalla fine.

La scaletta di Luchè allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli

  • INTRO
  • IL MIO LATO PEGGIORE + RITORNELLO POTERE con D-Ross
  • ANNO FANTASTICO con Shiva e Tony Boy
  • PURO SANGUE con Shiva
  • O’ PRIMMO AMMORE
  • MORIRE VUOTO
  • BUONA FORTUNA
  • AUTOSTIMA
  • SCALE
  • NO LOVE con CoCo
  • NON SIAMO UGUALI con CoCo
  • RED FLAG con CoCo
  • 10 ANNI FA con CoCo
  • TOPLESS con CoCo
  • FIN QUI con CoCo
  • LASCIARSI ANDARE con CoCo
  • CHE DIO MI BENEDICA
  • LA MIA VITTORIA
  • LE PIETRE NON VOLANO
  • UN MILIONE DI MANI con Rose Villain
  • INCREDIBILE con Kaash Paige
  • LOVE SONGS con Kaash Page
  • TI AMO
  • IL MIO RICORDO
  • STAR
  • NADA
  • ATTRAVERSO ME
  • PARLIAMO
  • TORNA DA ME
  • LETTERA ALLA PISTOLA ALLA MIA TEMPIA
  • SE NON CI FOSSE LA RABBIA
  • GLI ALTRI
  • SI VINCE ALLA FINE – ACUSTICO
  • CHE STAI DICENN con Paky
  • PUNTO G
  • PASSWORD
  • ILARY con Nerissima Serpe
  • CHICO con Rose Villain
  • PERDERE ‘A CAPA con Geolier
  • GIÀ LO SAI con Geolier
  • YATCH con Geolier
  • GINEVRA con Geolier
  • MIAMI VICE
  • STAMM FORT
  • NON ABBIAMO ETÀ
  • LA NOTTE DI SAN LORENZO
  • NESSUNA
86 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views