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Vanno a trovare la mamma e scoprono la donna sbranata dai suoi cani a Londra: “Cresciuti da piccoli”

Secondo familiari e amici, la donna aveva cercato di allontanare gli animali, due American Bully, dopo le nuove disposizioni di legge in Inghilterra ma era troppo affezionata perché li aveva cresciuti da piccoli.
A cura di Antonio Palma
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I figli erano andati a farle visita per controllare come stava ma, quando hanno aperto la porta di casa, si sono ritrovati davanti una scena agghiacciate, con la donna a terra nel corridoio in una pozza di sangue, sbranata dai suoi due American Bully. La tragedia lunedì pomeriggio a Hornchurch, a est di Londra, in Inghilterra. Nonostante gli sforzi dei paramedici e degli equipaggi medici accorsi sul posto con varie ambulanze, tra cui un elicottero di emergenza, la signora Angeline Mahal, 50 anni, è stata dichiarata morta sul posto.

Per portare via i suoi due cani è dovuta intervenire anche la polizia metropolitana che ha confermato che i due cani Bully erano regolamentare registrati e sono stati sequestrati e portati via dalla casa, in attesa della decisione sulla loro sorte. Si tratta di animali di una razza ora vietata nel Regno Unito ma che si può possedere solo a determinate condizioni come la castrazione e la museruola.

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Secondo familiari e amici, la donna aveva cercato di allontanare gli animali dopo le nuove disposizioni di legge, entrate in vigore il primo febbraio, ma era troppo affezionata perché li aveva cresciuti da piccoli. Un parente stretto della 50enne ha detto che le avevano chiesto di sbarazzarsi dei cani, ma il legame tra loro era troppo forte.

“Aveva i due cani da quando erano cuccioli. Li aveva anche registrati ma ha avuto molti cani nel corso degli anni e gli animali le hanno preso molto tempo, le hanno tolto la libertà" ha raccontato l'uomo al Sun, rivelando: "Li teneva in gabbie in una delle stanze. Tutta la famiglia ora è sconvolta, i suoi figli sono devastati. Angeline era amata da tutti. Siamo semplicemente scioccati”.

Anche i vicini confermano che da quando si era trasferita in zona, circa due anni fa in una casa in affitto, nessuno aveva mai visto i cani uscire da quella abitazione. Alcuni li sentivano abbaiare e sapevano di loro anche perché lei aveva affisso un cartello all'ingresso che recitava scherzosamente: "Non pensare si cani. Fate attenzione ai bambini”.

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