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Stefano ucciso a Bicinicco, Silvia Comello: “Ho visto il demonio, dovevo salvare l’umanità”

La donna, ascoltata in carcere, sostanzialmente ha ripetuto quanto aveva affermato nei primissimi momenti ai carabinieri accorsi sul posto dopo la sua chiamata di emergenza che avvertita dell’assassinio appena compiuto. Il suo legale ha già preannunciato che intende richiedere una perizia psichiatrica.
A cura di Antonio Palma
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Ho visto il demonio e l’ho colpito perché dovevo salvare l’umanità” così Silvia Comello avrebbe confermato davanti al giudice di aver ucciso Stefano Iurigh in casa dell’uomo a Bicinicco il 4 maggio scorso. La donna, ascoltata in carcere, sostanzialmente ha ripetuto quanto aveva affermato nei primissimi momenti ai carabinieri accorsi sul posto dopo la sua chiamata di emergenza che avvertita dell’assassinio appena compiuto.

La donna per ora resta in cella nel carcere di Trieste dopo la convalida del fermo da parte del Gip ma il suo legale ha già preannunciato che intende richiedere una perizia psichiatrica. La quarantaduenne, già seguita dai servizi sociali, infatti, continua a parlare di movente soprannaturale e a ripetere di essere stata spinta ad agire da alcune voci che le indicavano in Stefano Iurigh il demonio.

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Per questo lo avrebbe colpito ripetutamene con un coltello e una forbice, accanendosi sul suo volto. La vittima inoltre è stata anche sfregiata con dell’acido muriatico gettato proprio in faccia quando l’uomo era già morto. Nel lungo interrogatorio, la donna invece non ha fatto riferimento ad alcuna discussione con la vittima. “La mia assistita ha risposto a tutte le domande del pm, dimostrando volontà di collaborare e ha ribadito ciò che mi aveva già riferito” ha spiegato il difensore a il Friuli.

Anche l’autopsia sul corpo della vittima ha confermato che Stefano Iurigh è stato ucciso dalle numerose coltellate alla testa e al collo ricevute in casa sua. Smentita dunque definitivamente l’ipotesi che l’uomo fosse già morto per overdose o per un malore quando è stato aggredito. La donna invece ha ammesso di aver assunto cocaina quella sera mentre trascorreva con la vittima le ore prima dell’efferato omicidio. I due però non erano amici visto che Comello ha confermato di aver conosciuto Iurigh soltanto la mattina al Sert.

La donna ha ribadito anche che al momento dei fatti era da sola con la vittima. Una circostanza che gli inquirenti tendono a confermare anche se inizialmente erano emersi dei dubbi su alcune voci che si sentivano nella registrazione della telefonata al 112. Quella voce maschile infatti potrebbe essere di un passante poiché la chiamata è stata effettuata dalla strada e non dall'abitazione dove è avvenuto l'omicidio.

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