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“Vecchiaccia tatuata”: insulti a Liliana Segre nelle chat di un gruppo neofascista di Ferrara

La senatrice Liliana Segre definita “vecchiaccia tatuata” nelle chat di un gruppo neofascista. Fratoianni: “Voglio esprimere tutta la nostra solidarietà alla senatrice Liliana Segre ancora una volta vittima di parole infami”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un nuovo violento attacco antisemita ai danni della senatrice a vita Liliana Segre, vittima per l'ennesima volta di haters razzisti sui social, come accaduto molte volte in passato. Ne ha dato notizia ieri la testata online estense.com, che ricostruisce i rapporti tra gruppi neofascisti e alcuni esponenti di spicco della politica ferrarese, in primis il vicesindaco leghista Nicola ‘Naomo' Lodi.

Nelle chat del gruppo neofascista Liliana Segre viene definita una "vecchiaccia tatuata", il processo di Norimberga è considerato una "farsa", mentre l’Olocausto sarebbe "un'invenzione del nemico ebreo". E ancora, le ricorrenze da celebrare non sarebbero quelle del 25 Aprile o della caduta del nazismo, bensì quelle che rievocano Hitler e i suoi generali o le imprese di Mussolini. Le frasi emergerebbero, secondo quanto riportato da estense.com, da alcune recenti inchieste della magistratura e di cui farebbero parte anche esponenti politici ferraresi, meno assidui a chattare, secondo il quotidiano online. Tra i bersagli di queste conversazioni, anche il vescovo di Ferrara Gian Carlo Perego, Papa Bergoglio e lo stato di Israele.

"Voglio esprimere tutta la nostra solidarietà alla senatrice Liliana Segre, ancora una volta vittima di parole infami. Quello che i media a Ferrara stanno pubblicando in queste ore, e che emerge da una chat di neofascisti dopo un'inchiesta giudiziaria, è di una vergogna abissale: definirla ‘vecchiaccia tatuata' è un oltraggio alla dignità delle persone e alla storia". Questo il commento del segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra, alla notizia pubblicata ieri dal sito estense.com.

"E la cosa è ancora più preoccupante – ha aggiunto Fratoianni – se poi viene rivelato che in questa chat è presente pure un consigliere comunale della Lega e questo gruppo ha chiari legami con il vicesindaco di destra della città. Siamo oltre ogni limite: ‘il falso vescovo messo a Ferrara dall’eretico Bergoglio, la speranza che una bomba atomica cada su Tel Aviv, le checche comuniste ed ebree’. Parole insensate di fanatici. Ma non solo, si intravedono pure accordi con il centrodestra per avere finanziamenti dell’amministrazione comunale ad associazioni riconducibili a questi personaggi. Ora al di là degli aspetti giudiziari che naturalmente non ci competono, c’è un macigno politico a cui la Lega, FdI e FI debbono dare una risposta. Non solo ai cittadini di quella città ma anche all’opinione pubblica nazionale".

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