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Il ministro Sangiuliano vuole fare gli Uffizi 2 e aumentare il biglietto: “Costa troppo poco”

Il ministro della Cultura è critico sul prezzo del biglietto agli Uffizi di Firenze e propone di creare un distaccamento del museo in Toscana o all’estero.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il Ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano (Mauro Scrobogna /LaPresse)
Il Ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano (Mauro Scrobogna /LaPresse)

Il settore cultura in Italia può essere sfruttato meglio. I biglietti dei musei e dei monumenti potrebbero costare di più, e soprattutto tutto il comparto potrebbe essere riorganizzato. Il ministro Sangiuliano, pochi giorni fa, si è presentato davanti alle commissioni Cultura di Camera e Senato per l'audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero con una tabella: "Attualmente il biglietto per il Colosseo è di 18 euro. Pompei 16 euro (18 euro da gennaio). Il Museo Egizio di Torino 15 euro. La Torre di Pisa 14 o 20 euro a seconda delle sezioni che volete visitare. La Reggia di Caserta 14 euro. Gli Uffizi 12 euro. Il Museo Pergamon di Berlino costa 12 euro. Versailles 20 euro. La Torre Eiffel dai 20 ai 28 euro. Il Louvre 17 euro. Il Partenone 20 euro. La Sagrada Familia 26 euro. La Casa Batlló 23,50 euro. Il Museo di Storia naturale a Vienna 14 euro. Mi domando, e domando a voi, gli Uffizi il cui biglietto costa 12 euro, valgono meno del Louvre che ne costa 17?".

"L'Italia è una superpotenza culturale globale. Dispone di un unicum di patrimonio culturale. Dopo la pandemia, che ha avuto un evidente impatto negativo in termini di numero di visitatori, gli ultimi mesi hanno fatto segnare uno straordinario recupero", ha continuato il ministro della Cultura. "Il problema è che in Italia il patrimonio è talmente diffuso, che nei depositi dei soli musei afferenti alla Direzione generale sono custoditi circa cinque milioni di opere e di reperti, mentre ne vengono esposti all'incirca 480mila". Praticamente meno di una su dieci.

"In molte situazioni di siti ingiustamente definiti minori, la gestione statale diretta potrebbe essere anche sostituita dalla concessione a realtà del territorio, che si impegnino a garantire un'apertura costante – ha poi continuato il ministro – Si può anche pensare ad una strategia di lungo periodo che può portare alcuni grandi musei a generare nuovi spazi espositivi come hanno fatto alcuni grandi musei internazionali. Ad un Uffizi 2 ad esempio a Firenze, in Toscana o perchè no anche all'estero come fatto dal Louvre".

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