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Julian Assange e il caso Wikileaks

Wikileaks, il ricatto di Assange: ecco il file che fa tremare il mondo

Si chiama insurance.aes256 ed è un file criptato di 1,4 gigabyte che è stato scaricato già da migliaia di internauti: una sorta di assicurazione per Julian Assange e la sua organizzazione.
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Non si ferma il ciclone Wikileaks e, mentre continuano ad essere pubblicati dai media di tutto il mondo i documenti riservati della diplomazia a stelle e strisce, a stimolare la curiosità degli internauti (nonchè la preoccupazione di funzionari e diplomatici) è un file dal contenuto misterioso. Si tratta di insurance.aes256, un file voluminoso del peso di 1,44 gigabyte che contiene una serie di informazioni criptate e che è comparso sul sito di Wikileaks da luglio 2010 (per poi essere rimosso) ed al momento circola sui più noti siti di file sharing.

Il contenuto di questo file è oggetto di accese discussioni e dibattiti anche in rete: in ogni caso sembra ormai chiaro che si tratti di una sorta di "assicurazione" per il fondatore di Wikileaks Julian Assange. Fonti molto accreditate sostengono che nel caso dovesse "succedere qualcosa" al trentanovenne australiano (sul cui capo pende un mandato di cattura internazionale con l'accusa di aver stuprato due donne svedesi), alcuni incaricati fornirebbero alle migliaia di utenti che hanno scaricato il file la "chiave di cifratura" necessaria per decodificare il contenuto di insurance.aes256. Un file che, secondo le interpretazioni più attendibili, dovrebbe contenere l'intero archivio dell'organizzazione, o quantomeno video, messaggi e cabli di estremo interesse che potrebbero causare seri grattacapi all'estabilishment mondiale (anche se non mancano le teorie che sostengono che si tratti di un virus "potenzialmente dannoso" per l'intera Rete). Un documento che tiene in apprensione il mondo della politica e della diplomazia statunitense, la cui credibilità è stata annientata dalle rivelazioni pubblicate dai media di tutto il mondo, che negli ultimi giorni sta moltiplicando gli sforzi per circoscrivere la divulgazione e ridimensionare l'importanza dei cabli "intercettati".

Un mistero che si è ifittito nei giorni scorsi, quando un link sul profilo twitter di wikileaks invitava gli utenti sul sito Pirate Bay, uno dei più siti più importanti "per la comunità Bit Torrent" (negli ultimi tempi al centro di una serie di provvedimenti giudiziari), con un riferimento "history insurance" che ha destato grande curiosità e che sembra l'ennesimo tassello di un mosaico in via di completamento. Del resto nonostante negli ultimi giorni (ed in Italia in particolar modo) si stia cercando di minimizzare la portata ed il valore intrinseco delle divulgazioni di Wikileaks (bollando il tutto come "risaputo", "superficiale" eccetera) siamo di fronte ad un avvenimento destinato a cambiare per sempre il sistema dei rapporti diplomatici, politici e finanche economici fra gli Stati: ecco spiegati i reiterati tentativi di "sabotaggio" subiti dal sito dell'organizzazione ed il timore sul contenuto dell' assicurazione di Assange.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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