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Vasto, genitori Di Lello: “Volevamo farlo ricoverare”. Roberta era incinta quando è morta

Parlano i genitori di Fabio Di Lello, l’uomo che a Vasto ha ucciso Italo D’Elisa, sette mesi prima responsabile di un incidente che ha causato la morte di Roberta Smargiassi. “Fabio stava male, due giorni prima del delitto sono andata dal medico per farlo ricoverare”, ha detto la mamma. Convalidato l’arresto.
A cura di Susanna Picone
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere Fabio Di Lello, l’uomo che a Vasto ha ucciso Italo D’Elisa, il ragazzo che sette mesi prima aveva investito sua moglie Roberta. Il faccia a faccia in carcere durante l’interrogatorio di garanzia è durato poco più di due minuti: “Non era nelle condizioni e nella serenità necessari per parlare”, hanno detto i suoi legali affermando che Di Lello “piange in continuazione” ed è molto pentito. Il gip Caterina Salusti ha convalidato l'arresto con l'accusa di omicidio volontario premeditato. Nella casa circondariale di Torre Sinello si alternano a fargli visita gli avvocati Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni. Dicono che Di Lello sta male, alterna lunghi silenzi a interminabili momenti di pianto. “Anche questa mattina sono andato. Ancora una volta ci siamo abbracciati – ha detto Andreoni – Ha bisogno di calore umano”. Di Lello è in isolamento ed è guardato a vista dagli agenti della polizia penitenziaria. Gli sono stati consegnati alcuni libri presi dalla biblioteca del carcere. Uno di questi è “L'uomo che sussurrava ai cavalli” di Nicholas Evans.

I genitori di Di Lello volevano farlo ricoverare: "Stava molto male" – Anche secondo i genitori dell’uomo che per vendicarsi della moglie si è trasformato in un assassino Fabio stava molto male. Tanto che loro erano andati appena due giorni prima del delitto da uno degli specialisti presso cui il giovane era in cura per convincerlo a ricoverarlo. Lo hanno detto gli stessi Di Lello alla stampa dicendo che la risposta era stata che se non era lui a chiederlo i medici non avrebbero potuto far nulla.

Roberta Smargiassi aspettava un bambino – I familiari di Fabio hanno confermato anche un’altra notizia che finora avevano tenuto nascosto. Roberta Smargiassi era incinta quando lo scorso luglio è stata travolta e uccisa da Italo D’Elisa. “Erano iniziate le nausee ma volevano farci la sorpresa, la notte in cui è morta stava tornando a casa a preparare il rinfresco per dircelo il giorno dopo”, hanno spiegato. Di Lello non si è più ripreso dal lutto. “Dopo la morte di Roberta saltava il muro del cimitero per restare con lei anche la notte. La mattina entrava prestissimo e spesso ci restava tutto il giorno. Adesso si alzava alle 9 perché i farmaci lo facevano dormire, e si arrabbiava per il tempo perso. Ormai avevamo paura di lui, delle sue reazioni”, ha detto la mamma, aggiungendo che Di Lello aveva anche smesso di lavorare. “Quando suo fratello gli ha detto ‘vienitene un po' a Roma con noi’, gli ha risposto: ‘Ma tu sei pazzo, con mia moglie chi ci sta?’”.

I genitori di Di Lello: "Gli dovevano togliere il porto d'armi" – I genitori dell’uomo hanno anche parlato della pistola di Fabio, poi usata per uccidere Italo D’Elisa. Di Lello aveva il porto d’armi da una decina d’anni e spesso andava al poligono ma neppure i suoi familiari sapevano che aveva comprato una pistola. “Glielo doveva togliere la legge”, dicono riferendosi a quel porto d’armi. Secondo i Di Lello, Italo D’Elisa era diventato una ossessione per Fabio. “A volte diceva ‘io l'accido, quello là’, ma è un modo di dire”, così ha raccontato la mamma. Lo vedeva in giro con l’auto della fidanzata e si sentiva preso in giro da quel ragazzo. Un ragazzo al quale i genitori di Di Lello non possono far altro che chiedere scusa: "Eri solo un bambino, ci dispiace tanto".

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