Vaccino antinfluenzale, 13esima morte sospetta in Umbria

Salgono a tredici le morti sospette per il vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis. L’ultimo caso segnalato ufficialmente è quello di una anziana donna in Umbria. Si tratta di una paziente di 83 anni affetta da gravi patologie e che per curarsi prendeva molti farmaci. È morta mercoledì a 24 ore dall’iniezione del vaccino antinfluenzale. La notizia è stata diffusa dal direttore dell'Aifa Luca Pani e arriva in attesa della consegna della relazione dell’Agenzia del Farmaco all'Ema per l'esame da parte dell'Agenzia Europea del farmaco. Dunque, al momento, sono 13 le morti sospette in 7 regioni, 2 i lotti di vaccini bloccati in 12 regioni, 5 le inchieste, a Siena, Siracusa, Prato, Chieti e Parma. Nel frattempo, dopo che già il ministro Lorenzin aveva annunciato che i primi esami erano negativi, anche l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato che dopo le prime analisi non sono emersi problemi nelle decine di campioni ricevuti subito dopo lo stop precauzionale da part dell'Aifa. A dirlo è stato il commissario straordinario dell'Istituto Walter Gualtiero Ricciardi: “Martedì arriveranno i primissimi risultati ma ci vorranno altri 15 giorni per quelli finali”, ha detto, aggiungendo di essere “abbastanza convinto che non troveremo nulla dalle analisi sui campioni”.

Sindacato medici: stop generale cautelativo – Allo stesso tempo Ricciardi non ha nascosto la sua preoccupazione per l’effetto negativo che la vicenda potrà avere causando un temuto fallimento delle campagne vaccinali e quindi della prevenzione. Aumentano sempre di più, infatti, le persone che temono per la loro salute. Ed è netta la posizione dello Snami, il sindacato nazionale autonomo dei medici italiani. “Chiediamo a gran voce – ha affermato il presidente Angelo Testa – che il Ministro Beatrice Lorenzin si pronunci sul da farsi per la campagna vaccinale antinfluenzale che evidenzia un alto numero, sicuramente destinato all'aumento, di morti sospette”.