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Usa, bimbo autistico in lacrime: la maestra gli strappa un microfono dalle mani

Caleb ha sei anni ed è autistico. La sua insegnante gli ha tolto di mano il microfono alla fine della recita scolastica mentre lui voleva salutare i presenti. La madre ha denunciato il tutto, pubblicando un video su Facebook: “Sono stanca che i bambini non considerati normali vengano trattati in questo modo”.
A cura di Ida Artiaco
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Caleb in una foto postata dalla madre
Caleb in una foto postata dalla madre (Facebook).

Caleb ha sei anni, vive a Clarksburg, in West Virginia, Stati Uniti, frequenta la scuola elementare ed è un bimbo speciale. Soffre, infatti, di autismo e nei giorni scorsi è stato l'ultima vittima di discriminazione e bullismo. Artefice dell'abuso è stata la sua insegnante: alla fine della recita nella quale era impegnato insieme ai suoi compagni di classe in occasione della Festa del Ringraziamento, la maestra gli ha letteralmente strappato il microfono dalle mani, lasciandolo in lacrime sul palco. Il tutto ripreso dalle telecamere dei presenti e postato sui social network prima di fare il giro del mondo.

Il piccolo avrebbe voluto soltanto salutare il pubblico. "Mio figlio è leggermente diverso, lo so, ma il suo cuore è grande e ama tutti quanti", ha spiegato la madre di Caleb, Amanda Riddle, sulla sua pagina Facebook insieme al video in cui si vede chiaramente la maestra togliere il microfono dalle sue mani. "Sono stanca che i bambini non considerati normali vengano trattati in questo modo", ha continuato la signora Riddle, che ha anche comunicato attraverso il suo profilo che l'insegnante non riceverà nessun provvedimento disciplinare.

Si moltiplicano i gesti discriminatori nei confronti dei minori considerati "diversi". Solo pochi giorni fa un caso simile è scoppiato in Italia, precisamente a San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo, dove un bambino autistico è stato costretto ad allontanarsi da scuola dopo che i genitori dei suoi compagni lo avevano lasciato da solo in aula con l'insegnante di sostegno.

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