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Truffavano malati di sclerosi e Parkinson: 4mila euro per “cure miracolose”. Sei arresti

Proponevano di curare Sla, Parkinson e Sclerosi multipla e gravi malattie degenerative con terapie alternative “testate in USA”. Circa 200 i casi al centro dell’indagine della polizia di Terni. In carcere medici, avvocati, farmacisti, e ingegneri biomedici.
A cura di Biagio Chiariello
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Associazione a delinquere finalizzata a truffare persone affette da gravi malattie degenerative. Sono le accuse a cui deve rispondere un'organizzazione di truffatori che si sarebbe approfittata di persone colpite da malattie neurodegenerative come sclerosi multipla, Sla, artrite reumatoide, morbo di Parkinson, sottraendogli migliaia di euro. Ai malati avrebbero proposto terapie “miracolose e alternative alla medicina tradizionale” (un protocollo denominato Seven to stand), ma risultate prive di validità scientifica. Per questi motivi la polizia di Terni ha arrestato sei professionisti di ambito sanitario, tra medici, farmacisti, ingegneri biomedici e altre figure. Cinque sono già in carcere, uno ai domiciliari.

Cura miracolosa "testata negli USA"

A capo della frode sembra ci fosse un avvocato originario di Torino ma iscritto all’ordine di Rieti fondatore dell'associazione "Università popolare Homo & Natura", che da un paio d’anni esercitava abusivamente la professione medica in un centro estetico di Terni. Ai malati avrebbe somministrato un mix di farmaci (capsule contenenti un mix di antibiotici, antimicotici e statine) inefficaci o addirittura dannosi spacciandolo, appunto, per un trattamento “già testato negli Stati Uniti", promettendo la guarigione o un netto miglioramento delle condizioni di vita. In cambio si sarebbe fatto pagare una cifra tra i 2mila ed i 4mila euro.

Avvocati, medici, ingegneri arrestati

L’uomo ora è in galera. Stessa sorte per un medico specializzato in odontostomatologia che rivestiva il ruolo di direttore sanitario e a sua volta riceveva i malati. In carcere anche un ingegnere biomedico che si preoccupava di procurare i farmaci e di curare le campagne pubblicitarie fatte attraverso il dominio "seventostand.com" ed anche su Youtube. Gli inquirenti hanno però precisato che nessun malato risulta finora trattato nel centro estetico dove – in base agli accertamenti – veniva applicato il protocollo. “Sono emersi circa 1.400 contatti telefonici di malati al numero verde dell’associazione e questo ci fa ritenere che il numero dei truffati possa essere maggiore di quello finora accertato” hanno detto il questore Carmine Belfiore e il procuratore della Repubblica Alberto Liguori. “L’attività – hanno aggiunto – era in espansione, anche verso Paesi esteri come la Romania”.

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