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Troppi lupi in Liguria, e la Regione pensa a riaprire la caccia

L’assessore all’Ambiente: “Può essere una soluzione. Non riusciamo rimborsare tutti gli allevatori per i capi di bestiame sbranati”. Nel 2014 c’erano cinquanta esemplari, adesso sono 3-4 volte di più, circa duecento. Il punto è che il lupo è una specie protetta dall’Ue.
A cura di C. T.
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lupi circonda donna

Troppi lupi in Liguria e la Regione pensa a riaprire la caccia. L'allarme è lanciato dall'assessore regionale all'Ambiente Stefano Mai, della Lega Nord, che ha denuciato la presenza di duecento esemplari e l'insufficienza dei fondi "per risarcire gli allevatori per i capi sbranati: i casi si stanno moltiplicando". La situazione è precipitata nell'ultimo anno: nel 2014 gli esemplari certificati ufficialmente in Liguria attraverso la campagna "Progetto lupo" erano circa cinquanta. "Ma erano solo quattro le persone che li monitoravano e le rilevazioni, secondo me incomplete, ne segnalavano dieci branchi da cinque-sei esemplari", ha spiegato Mai. Adesso sono tre o quattro volte di più, complessivamente circa ducento."Nell’ultimo anno però abbiamo cominciato a renderci conto che la realtà era molto diversa: dal numero degli animali sbranati ritrovati possiamo con certezza desumere che il numero di lupi sul nostro territorio sia di tre o quattro volte superiore alla cifra stimata nel 2014″, ha aggiunto. E l'assessore pensa a riaprire la caccia come "una delle soluzioni" a quella che per gli animalisti è una buona notizia, mentre per gli allevatori e le casse liguri è una fonte di problemi. La Regione, infatti, per ogni capo sbranato "corrisponde al proprietario dell’allevamento una cifra, a seconda dell’animale ucciso dal lupo: pecora, vitello, capra. Ma se la frequenza degli attacchi agli animali da allevamento proseguirà con questo ritmo, noi non potremo sostenere questo tipo di esborso", ha spiegato l'assessore.

Il punto è sostanzialmente ha sottolineato Mai, che la Regione non ha "gli strumenti per contenere il lupo: ma dobbiamo farlo e al più presto": "Abbiamo portato sul tavolo del ministro Galletti la questione, ad agosto, coinvolge non soltanto la Liguria, ma anche altre Regioni, certo che qui i lupi sono stati spinti anche dalla Francia, dove hanno cominciato a cacciarli e sono fuggiti verso il Piemonte e la Liguria". Autonomamente la Regione non può introdurre misure, a meno che non si entri nel regime della pubblica incolumità. Solo in quel caso, ha spiegato Mai, "potremmo varare norme eccezionali, ma non siamo ancora, per ora, in quella fattispecie". Il lupo è però una specie protetta e tutelata dall’Ue, quindi "è il governo che deve varare misure adeguate, non voglio fare la parte del lupo nella favola di Cappuccetto Rosso, il tema del lupo fa sollevare gli ambientalisti, io però ho una certezza: le casse della Regione non reggono l’impatto economico di questo predatore".

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