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Intercity addio: a giugno Trenitalia li sopprime definitivamente

Il sottosegretario alle Infrastrutture Del Basso de Caro risponde ad una interrogazione alla Camera: ” Via i collegamenti da Milano, Trieste/Venezia sino a Roma/Napoli/Salerno perché perdono troppi soldi”. L’ipotesi: servizi in mano ai privati locali.
A cura di Redazione
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Treni Intercity Trenitalia addio: entro giugno 2014 i collegamenti ferroviari usciranno dalla rete per essere in parte sostituiti da servizi di trasporto locali. Lo ha annunciato rispondendo a un'interpellanza urgente alla Camera, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso de Caro. "Ferrovie dello Stato – ha detto il sottosegretario del governo di Matteo Renzi – ha riferito che la quota di Intercity, che percorrono principalmente la linea dorsale tra Roma e Firenze e servono varie destinazioni, da Milano, Trieste/Venezia sino a Roma/Napoli/Salerno, sono collegamenti che svolgono spesso, per buona parte, un servizio di cabotaggio, servendo flussi pendolari che li utilizzano per tratte limitate, sostanzialmente paragonabile a quello del trasporto ferroviario locale gestito dalle regioni – ha spiegato Del Basso de Caro – questi treni presentano un rapporto costi/ricavi fortemente negativo, con perdite rilevanti e, considerata l'insostenibilità di tale situazione, Trenitalia ha comunicato al ministero dei Trasporti la sua intenzione di sospenderne l'effettuazione in regime di mercato". Cosa significa? Che ora si aprirà la "caccia all'oro" (che in molte regioni del sud è già iniziata) da parte dei privati (per lo più autolinee bus) per accaparrarsi le tratte scoperte.

Gli intercity soppressi quali saranno?

Si tratta sostanzialmente di dieci Intercity che percorrono 9 regioni d'Italia: Piemonte, Lombardia, Friuli, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Umbria e Campania. "Due di questi intercity (la coppia 586/587 in partenza da Roma alle ore 9.40 con arrivo a Milano alle 16.15 e in partenza da Milano alle 10.50 con arrivo a Roma alle 17.20) – ha spiegato il sottosegretario nel suo intervento – che registravano uno scarso utilizzo da parte della clientela pendolare – sono stati soppressi dal primo marzo scorso", mentre per il servizio relativo ai restanti intercity, non compresi nel contratto di servizio con lo Stato (cinque coppie) "è stato avviato uno studio finalizzato ad individuare le alternative possibili" e come primo risultato, "nelle more degli approfondimenti tecnici volti, sono stati acquisiti la disponibilità e l'impegno da parte di Trenitalia a mantenere i suddetti intercity a mercato almeno fino al mese di giugno, cioè fino al nuovo orario estivo".

Intercity Trenitalia soppressi, l'ira dei consumatori

"Se gli Intercity fossero rami secchi, e così non è, lo sarebbero solo perché ce li hanno fatti diventare, mettendoli in orari improbabili, con orari d'arrivo inutilizzabili". A parlare è il Codacons che definisce "una vergogna" la soppressione da giugno degli Intercity annunciata nel corso di un'interpellanza parlamentare dal sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti, Umberto Del Basso de Caro. "È con questa strategia, infatti, che in questi anni i viaggiatori sono stati progressivamente costretti a passare dagli Espressi agli Intercity, dagli Intercity agli Eurostar, dagli Eurostar ai Freccia Rossa, pagando sempre piu' soldi per gli stessi identici viaggi", aggiunge il Codacons.

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