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Torino: mangia funghi velenosi, salvato con un trapianto di fegato

Il paziente era stato colto da un’epatite fulminante. Quasi certamente aveva ingerito porzioni di amanita falloide.
A cura di Susanna Picone
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Un muratore romeno di 54 anni residente nel Torinese è stato sottoposto all’ospedale Molinette a un trapianto di fegato che gli ha salvato la vita. L’uomo, infatti, dopo aver mangiato dei funghi velenosi era stato colto da un’epatite fulminante. È salvo grazie all’intervento eseguito dal professor Mauro Salizzoni e dalla sua equipe. Dall’ospedale torinese hanno spiegato che quasi sicuramente il paziente ha mangiato delle porzioni di amanita falloide, fungo di elevatissima tossicità, il cui avvelenamento ha quasi sempre esiti mortali. Nella giornata successiva ha cominciato ad accusare i primi malesseri, che in seguito si sono aggravati al punto da portarlo al ricovero all'ospedale di Ivrea. Successivamente è stato trasferito alle Molinette. “Una volta lanciata l'allerta – hanno spiegato i sanitari – l'organo si è reso disponibile in tempi molto rapidi. E questo ci ha permesso di intervenire tempestivamente”. Il fegato per il 54enne è arrivato dall'ospedale Cardarelli di Napoli.

In ospedale un’intera famiglia che aveva mangiato un fungo velenoso – Anche altre persone nelle ultime ore a Torino sono state portate in ospedale a causa di un avvelenamento da funghi. Tra loro, tutti componenti della stessa famiglia, c’era anche una bambina di sette anni. Avevano raccontato di aver mangiato a pranzo un risotto ai funghi ma nessuno, fortunatamente, è in gravi condizioni anche se i medici li tengono costantemente sotto controllo. “Questa è la stagione buona per la raccolta. Ma bisogna sapere cosa si può mangiare e cosa non si può”, hanno raccomandato dalle Molinette dopo gli ultimi incidenti.

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