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Tagliata in due dall’ascensore dopo il parto: l’impianto era stato riparato 10 giorni fa

Il dramma è avvenuto domenica mattina all’Ospedale ‘Valme’ di Siviglia. L’ascensore era stato sottoposto a revisione lo scorso 12 agosto dopo aver dato problemi di funzionamento per tutto il mese di luglio. La famiglia di Rocio ha già presentato una denuncia formale in tribunale.
A cura di Biagio Chiariello
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La Spagna è ancora sotto choc per la morte di Rocio Cortés Núñez, una donna di 25 anni letteralmente troncata in due dall’ascensore nel quale si trovava dopo aver partorito nel reparto maternità dell’Ospedale ‘Valme’ di Siviglia, in Spagna. I suoi familiari sono disperati: “Non riesco ancora a realizzare, è una cosa incredibile, che stavolta è capitata a Rocio ma potrebbe succedere a chiunque altro in qualsiasi momento” ha detto il marito Juan Gaspar che, oltre all’ultima nata, aveva avuto con Rocio altre due figlie, rispettivamente di 3 e 4 anni. Secondo quanto stabilito, la mamma aveva appena lasciato la sala parto per essere portata nella sua stanza al terzo piano della struttura, quando l’ascensore ha cominciato a funzionare in modo strano. In particolare, le porte avrebbero bloccato la testa di Rocio, che è rimasta così fatalmente intrappolata.

Ascensore sottoposto a revisione il 12 agosto

Marina Alvarez, ministro della Salute regionale, ha confermato l’ipotesi del malfunzionamento dell’ascensore. Un magistrato investigativo ha già avviato una indagine coordinata per stabilire eventuali responsabilità. La famiglia ha presentato una denuncia formale in tribunale. Secondo quanto scrivono i media iberici, l’ascensore era stato sottoposto a revisione lo scorso 12 agosto, ed il direttore dell’ospedale, Silvia Calzon, si è già incontrato con l’azienda che si occupa della manutenzione degli impianti. Sembra inoltre che l’ascensore, per tutto il mese di luglio, avesse dato problemi di funzionamento, come confermato da alcuni amici stretti di Rocio, la quale lascia anche sei tra fratelli e sorelle.

La neonata si è salvata perché non era con la mamma

Fortunatamente la piccola Triana è salva. La neonata, infatti, non era con la madre al momento del dramma. Un operatore sanitario dell’ospedale ha evidenziato come la scelta di non lasciarla con la madre le abbia salvato la vita: “Anche dopo un parto cesareo, come è stato nel caso di questa sfortunata ragazza, lasciamo che i piccoli venuti al mondo restino accanto al seno materno. Se l’avessimo permesso ora la stessa terribile sorte della mamma sarebbe toccata anche al piccolo”.

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