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Sversamento di petrolio in mare a Genova, Guardia costiera: “Situazione migliorata”

Le chiazze di greggio segnalate al largo risultano notevolmente ridotte di dimensioni dopo lo sversamento causato dal cedimento della diga di contenimento sul torrente Polcevera. Il Governatore Toti: “Il peggio è passato. Basta frignare”
A cura di Antonio Palma
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Sembra rientrato almeno  parte lo stato di emergenza decretato nelle ore scorse a Genova e in altre zone della Liguria a seguito del cedimento della diga di contenimento sul torrente Polcevera che ha portato allo sversamento di petrolio in mare. Le chiazze di greggio che nelle scorse ore sono state avvistate nelle acque genovesi a causa dell'innalzamento del livello del corso d'acqua dovuto alle piogge, infatti, "risultano degradate e notevolmente ridotte di dimensioni". Lo ha comunicato questa mattina la Guardia Costiera che sta monitorando la situazione. Secondo l'ultimo bollettino, al largo del tratto di mare tra Arenzano e Cogoleto risultano presenti tre piccole chiazze di greggio delle dimensioni di circa 600 metri ciascuna per non più di 100 metri di larghezza.

"Lo Stato di emergenza locale rimane, ma niente nuovo inquinamento", hanno precisato sempre dalla Guardia costiera, assicurando che al momento non c'è stata alcuna ulteriore fuoriuscita di sostanza oleosa dopo che circa una settimana fa una tubatura della Iplom si era rotta durante la fase di pompaggio da una nave verso la raffineria di Busalla. Anche se l’ultimo sbarramento in mare ha retto, altre tre chiazze di greggio sono state rilevate una 8 miglia al largo di Savona e due a circa 4 miglia al largo Imperia, tutte con una lunghezza di circa 2-3 miglia e di poche decine di metri di larghezza. Secondo la Capitaneria di porto comunque si tratta di leggera iridescenza in via di dissolvimento così come quella presente in prossimità delle spiagge di Savona e Albissola.

Protezione civile e vigili del fuoco invece stanno concentrano maggiormente gli sforzi nei tratti di mare  portuali sul ponente genovese dove le chiazze di greggio sono più intense a causa della corrente del Polcevera, ingrossato dalle recenti piogge. Nella zona, oltre alle decine di autospurgo lungo il Torrente, stanno operando a pieno ritmo i mezzi navali costieri e quelli d'altura a coadiuvare le barriere di contenimento. "Il peggio a Genova è passato, l'emergenza sta finendo e le coste liguri sono al sicuro dal rischio petrolio" ja assicurato anche presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, aggiungendo: "Basta amministratori frignoni, basta allarmismi inutili, un po' di serietà e un po' più di lavoro".

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