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Il caso Bova-Ceretti

Monzino svela il prezzo concordato con Corona per gli audio di Raoul Bova: “Mille euro e il numero di un pusher”

Federico Monzino riferisce agli investigatori quale sarebbe stato il prezzo concordato con Fabrizio Corona per gli audio e le conversazioni private tra Raoul Bova e Martina Ceretti. Nelle scorse settimane, l’imprenditore aveva sempre negato di aver ricevuto soldi o favori.
A cura di Sara Leombruno
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*Aggiornamento 08/08/25 ore 13:00*: In un'intervista rilasciata a Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, Monzino ha negato di aver pattuito un prezzo con Corona per inviargli il materiale inerente a Raoul Bova: "Non ho mai avuto bisogno di soldi, e non mi sarei mai prestato a qualcosa del genere per convenienza personale. L’unica ragione per cui sono stato coinvolto è Martina Ceretti. Trovo estremamente grave che notizie infondate vengano fatte trapelare alla stampa".

Federico Monzino riferisce agli investigatori quale sarebbe stato il prezzo concordato con Fabrizio Corona per inviargli gli audio e le chat private tra Raoul Bova e Martina Ceretti: 1000 euro in contanti e il numero di uno spacciatore per acquistare cocaina. Spetterà alla Polizia Postale, adesso, capire se si tratti solo di un contatto o di un credito di droga aperto dall'ex re dei paparazzi. Nelle scorse settimane, Monzino aveva sempre negato di aver ricevuto soldi o favori.

Cosa avrebbe ricevuto Monzino da Corona in cambio degli audio di Raoul Bova

Federico Monzino continua ad essere al centro della vicenda Bova-Ceretti. Secondo quanto riportato da La Repubblica, l'imprenditore milanese ha riferito agli investigatori il prezzo pattuito con Corona in cambio degli audio e delle chat private tra l'attore e la modella. Mille euro in contanti e il numero di un pusher, su cui adesso è stata aperta un'indagine: "La polizia postale vuole capire se si sia trattato solo di un recapito passato a Monzino o se si nasconda un credito a base di stupefacenti aperto da Corona", si legge sul quotidiano. Proprio a Repubblica, Monzino aveva negato esplicitamente, nel corso di un'intervista, di aver ricevuto da Corona soldi o favori in cambio delle chat.

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Al momento, nessuno dei coinvolti risulta formalmente indagato, ma tutti e tre sono nel mirino della Procura di Roma. Corona, dal canto suo, nega tutto, riferendo di aver ricevuto il consenso dalla modella e il suo amico per la pubblicazione e di non aver mai ricattato loro né l'attore.

Le indagini in corso e la posizione di Ceretti

Secondo quanto riferito agli investigatori, Martina Ceretti avrebbe interrotto i contatti con Monzino: l'imprenditore ha ammesso che inizialmente la modella gli aveva girato i messaggi per farli inoltrare a Corona, ma poi avrebbe fatto marcia indietro quando ormai era troppo tardi. Nel frattempo, Raoul Bova e il suo avvocato Annamaria Bernardini De Pace hanno querelato Corona per diffamazione. L’attore si è anche rivolto al Garante della Privacy per chiedere la cancellazione immediata dei suoi audio dal web.

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