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Spending review, il ministro Padoan: “Risparmieremo su tutto”

In un’intervista al “Corriere della Sera”, il ministro dell’Economia anticipa i forti tagli al pubblico: “Ma terremo conto della crisi”. La spending review “sarà lo strumento guida nella formulazione della legge di Stabilità”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Siamo pronti a risparmiare su tutto, i tagli sono necessari, ma gli obiettivi dei tagli di spesa terranno conto del quadro economico peggiorato”. Parole chiare quelle del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, sulla Spending Review in un'intervista al Corriere della Sera nella quale spiega che “nella ricerca dell’efficienza si possono mettere in discussione anche diritti acquisiti o presunti tali. Tutta la spending review – dice – è un’operazione altamente politica: si tratta di individuare le priorità , e in un periodo di risorse limitate. E’ un’operazione politica valutare se la spesa che si è accumulata nel tempo si debba considerare acquisita o se non si debba ripensare”.  Sui tagli alla sanità e all’istruzione? “Riteniamo – risponde Padoan – che ci siano margini finora largamente non considerati di miglioramento di efficienza in tutta la pubblica amministrazione. In tutti i settori – continua il ministro – ci sono spazi per risparmiare, non ce n’è uno più spendaccione di un altro”.

Tasse e debiti alla PA

Al premier, dice, “ho già fatto un regalo, gli risparmio un pellegrinaggio a Monte Senario. Il problema dei debiti arretrati della PA di fatto è risolto in anticipo con la Cassa depositi e prestiti. Restano i debiti in conto capitale, che necessitano di una copertura perché impattano sull’indebitamento netto dello Stato. Quest’anno sono 2-300 milioni, l’anno prossimo 2-3 miliardi. Ce ne occuperemo con la legge di Stabilità”. Sulle tasse, “il rischio che ci sia un ingolfamento c’è se i sindaci non prenderanno decisioni sulle aliquote nei tempi previsti”, osserva il ministro. “Ma sono fiducioso, vedo che i Comuni si stanno muovendo”.

Rispetto del vincolo del 3 per cento

Padoan, come già assicurato da Renzi giorni fa, ribadisce che "il vincolo 3% nel rapporto tra il deficit e il Pil sarà assolutamente rispettato. Vedremo poi – spiega – come i tempi di raggiungimento del pareggio strutturale di bilancio saranno modulati. Dobbiamo rivedere al ribasso le previsioni di crescita del Pil, e quando avremo dati più precisi capiremo quale sarà il cammino verso l'obiettivo. Sicuramente la nostra intenzione è quella di continuare nell'aggiustamento di bilancio".

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