Sinodo, apertura alle coppie di fatto: “Presentano elementi di santità”
Il matrimonio resta il “sacramento indissolubile”, ma le unioni di fatto, “in cui si conviva con fedeltà e amore”, vanno considerate con rispetto, perché “presentano elementi di santificazione e di verità”. Dagli interventi dei vescovi durante la Seconda e la Terza Congregazione generale del Sinodo straordinario sulla famiglia, convocato da Papa Francesco in Vaticano, arriva un importante aperture sulle coppie di fatto. Proprio nel giorno in cui il ministro degli Interni, Angelino Alfano, blocca le registrazioni delle nozze gay avvenute all’estero. “La misericordia – è stato sottolineato – è la prima prerogativa di Dio, ma bisogna guardarla nel contesto della giustizia”. Se si riafferma che “il matrimonio è e resta un sacramento indissolubile” allo stesso va sottolineato che “poiché la verità è Cristo e non un insieme di regole, è importante mantenere i principi pur cambiando le forme concrete della loro attuazione”, è la precisazione sulle convivenze.
Di fronte "ad ideologie contrarie alla dottrina della Chiesa sulla famiglia ed il matrimonio", sottolineano i vescovi, "la Chiesa deve proteggere ma anche preparare meglio i suoi fedeli", e presentare la dottrina "non come un elenco di divieti, ma facendosi vicina ai fedeli, così come faceva Gesù". La nota vaticana precisa che “il Sinodo non mette in discussione la dottrina, ma riflette sulla pastorale ovvero sul discernimento spirituale per l'applicazione di tale dottrina davanti alle sfide della famiglia contemporanea”. Insomma, tra i vescovi è emersa "la necessità di adeguare il linguaggio della Chiesa, affinché la sua dottrina sulla famiglia, sulla vita, sulla sessualità, sia compresa nel modo giusto". Il Sinodo ha evidenziato che "la famiglia è nucleo fondamentale della società umana, culla dell'amore gratuito che va tutelata, perché ne va del futuro dell'umanità".
