Seduta nuda sul wc per due giorni: una performance anti Marina Abramović
Nella newyorchese Christopher Stout Gallery il prossimo 30 e 31 gennaio si svolgerà una performance di certo inusuale: Lisa Levy, pittrice, comica e psicoterapeuta, si siederà completamente nuda su un gabinetto. "The Artist is Humbly Present" (L'artista è umilmente presente): il titolo del progetto richiama inequivocabilmente quello della celeberrima azione "The Artist is Present" di Marina Abramović, svoltasi nel 2010 al MoMa, dove l'artista era stata seduta di fronte al pubblico per un totale di 736 ore. Una provocazione, un modo plateale per dire la sua mondo dell'arte: "Ero una grande fan dell'Abramovic fino a quando non ho visto lo spettacolo al MoMA, E la sua scala di valori mi è sembrata precipitare verso la superficialità".
Perché Lisa Levy si siede completamente nuda su un water di fronte al suo interlocutore? L'obiettivo è di rivelare se stessi in quella che è la condizione più vulnerabile dell'uomo: "Sono curiosa di vedere quali saranno le reazioni, e so perfettamente che mi sto esponendo alle critiche, ma penso ci saranno un sacco di persone che si sentono esattamente nel modo in cui mi presento", ha dichiarato Levy.
"L'ego e la pretenziosità hanno seriamente minato la qualità del lavoro nel mondo dell'arte", ha detto inoltre l'artista "umilmente" presente. Un gesto anche di protesta dunque, contro la deriva egocentrica del mondo dell'arte contemporanea della quale la Abramović, secondo la Levy, è l'esempio più palese.
La donna ha così deciso di mettere in scena per due giorni, dal 30 gennaio 2016, una sua personale versione della rappresentazione della performance del 2010: nuda, seduta su un wc, ospiterà uno alla volta spettatori e curiosi sul sanitario posto di fronte al suo.
Sono così stanca delle cavolate trendy nel mondo dell'arte in questi anni, e poi penso che stare nuda in pubblico sarà molto divertente.
In realtà non è la prima volta che la performance della "Grandmother of performance art" viene presa di mira dai comici: anche Virginia Raffaele, in Italia, aveva vestito i panni dell'artista serba in occasione di uno spettacolo andato in scena alla Biennale di Venezia 2015, e a lei si è ispirato l'attore Andrea Cosentino per lo spettacolo teatrale "Not here Not now".
