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Scuola, record di docenti in permesso con la legge 104: indaga il Miur

In Sardegna fino a un docente su cinque in permesso con la legge 104, quella che tutela i portatori di handicap. Risultati simili per il personale non docente. Il sottosegretario Davide Faraone: “Bisogna andare in profondità e intervenire laddove ci siano delle evidenti storture”.
A cura di Susanna Picone
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Sono quasi 100mila gli insegnanti di ruolo italiani che sfruttano i permessi previsti dalla legge 104, quella cioè che tutela i portatori di handicap. Un numero alto secondo il ministero dell'Istruzione che ha fornito dei dati dopo che il sottosegretario Davide Faraone ha visitato la scuola Santi Bivona di Menfi, in provincia di Agrigento, dove il 41 per cento degli insegnanti è disabile, gravemente malato o accudisce un parente stretto infermo. Dopo quella visita Faraone si è impegnato a colpire “i furbetti che danneggiano la scuola, l'educazione dei ragazzi e chi di quei permessi ha veramente bisogno”. Secondo quanto è emerso dal monitoraggio del Miur – che, ha sottolineato Faraone, “non è servito a oberare di lavoro dirigenti scolastici e uffici scolastici regionali ma a fornirci una fotografia della situazione” – la percentuale più alta di personale docente di ruolo beneficiario della legge 104 si trova in Sardegna, dove quasi un docente su cinque (il 18.27 per cento) si avvale di permessi previsti dalla legge 104. Seguono l’Umbria, 17,1 per cento, e la Sicilia, il 16,75 per cento.

La percentuale più bassa in Piemonte (8.96 per cento) e in generale tutto il settentrione sfrutta di meno i permessi previsti dalla legge 104. Nelle regioni centrali la percentuale di beneficiari sale al 14 per cento e al Sud si registra un vero record: quasi il 16 per cento del totale. Le cose non sono molto diverse per il personale Ata, in questo caso il record di lavoratori che sfruttano la legge 104 è in Umbria. “Adesso – ha fatto sapere Faraone – bisogna andare in profondità e intervenire laddove ci siano delle evidenti storture”. “Lo scandalo dell’Istituto Santi Bivona di Menfi – dove 70 insegnanti su 170 risultavano malati o con 104 – sintomo di una patologia del sistema, non deve ripetersi più né altrove”, ha aggiunto.

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