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Sbarcati migliaia di migranti tra Lampedusa e la Calabria. Msf: “Molti con segni di tortura”

Tantissime le imbarcazioni in difficoltà in questi giorni. Circa 700 i migranti giunti a Reggio Calabria, altri 850 sono sbarcati stamattina a Lampedusa. Sabato a Pozzallo tratte in salvo altre 550 persone. La nuova tragedia nel Canale di Sicilia: almeno 20 morti.
A cura di Biagio Chiariello
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Nuova tragedia nel Canale di Sicilia. Almeno 20 migranti sarebbero annegati al largo delle coste della Libia. A renderlo noto è Darrin Zammit Lupi, fotografo dell'agenzia Reuters imbarcato sulla nave di salvataggio Phoenix con l'equipaggio della Moas, una organizzazione non governativa con sede a Malta. Secondo le ricostruzioni, le vittime erano un gommone che avrebbe forato in mare. Sette i cadaveri – tra cui quello di un bimbo di 8 anni – recuperati nel corso di un intervento delle navi delle ong Moas e Watch the Med. Altri corpi sono in mare. "Donne, bambini e casi medici hanno avuto la precedenza, con 453 persone che sono state portate in sicurezza a bordo della Phoenix. Quando è stata raggiunta la massima capacità, giubbotti di salvataggio, disposizioni di base e supervisione sono stati forniti nelle ore successive alle oltre mille persone che sono rimaste bloccate sulle carrette del mare", si legge nella nota pubblicata dalla Ong. Da ieri sera Phoenix, la nave di Moas, è circondata da una decina di gommoni in difficoltà carichi di persone.

Altri 649 i migranti sono giunti a Reggio Calabria a bordo della nave ‘Vos Prudence’ di Medici Senza Frontiere. Si tratta per lo più di subsahariani, ma alcuni sono anche di origine asiatica, dal Pakistan e dal Bangladesh. "Molti di loro presentavano segni di tortura e delle sofferenze subite in Libia o durante il tragitto", hanno raccontato i soccorritori. Un altro sbarco è avvenuto sulla spiaggia di Melito Porto Salvo, dove sono approdati circa 80 persone.

Sono invece 851, complessivamente, i profughi sbarcati fra stanotte e stamattina a Lampedusa . A soccorrere i barconi in difficoltà è stata la nave ‘Chimera' della Marina militare italiana. Ieri sera, sull'isola, sono arrivati in 448: erano tutti su un barcone. Fra stanotte e stamattina sono state segnalati, invece, tre sbarchi: prima 151 migranti, poi 121 ed infine 125. All'hotspot di contrada Imbriacola, al momento, ci sono 1.043 persone.

“Le attività di salvataggio – ha spiegato Michele Trainiti, responsabile del soccorso e della ricerca in mare di Medici senza frontiere – sono state questa volta molto difficili perché si è operato in più salvataggi. Con un'altra nave abbiamo sbarcato sabato a Pozzallo 550 persone. In un solo giorno, con i nostri 649, superiamo le mille unità ed altrettanto ha fatto la Guardia costiera.
Una cosa è certa: gli sbarchi continuano. La gente continua a fuggire dalla guerra e dalla fame. Sono molti subsahariani. Abbiamo molti nigeriani, ma vediamo anche un flusso crescente dall'Asia, che per noi è anche l'indicatore del fatto che essendo chiusa la frontiera turca, comunque si cerca sempre una via alternativa per cercare una vita migliore".

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