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Riforma della maturità: scompare la “terza prova” e ritorna la commissione interna

Riforma della scuola alle porte: dal 2018 cambia nuovamente l’esame di maturità. Tra le novità, la commissione esaminatrice tornerà di nuovo interna e verrà eliminata la terza prova.
A cura di Charlotte Matteini
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Nuova riforma per l'esame di maturità. Dal 2018, gli studenti del quinto anno di scuola superiore si troveranno a fronteggiare una prova d'esame sensibilmente diversa rispetto a quella attualmente in vigore. In base alle legge delega messa a punto dal Governo, nel nuovo esame di maturità figureranno due prove scritte nazionali, una di italiano e una differente a seconda dell'indirizzo di studi intrapreso dallo studente, la commissione esaminatrice tornerà ad essere completamente interna, quindi non sarà più prevista la presenza di insegnanti provenienti da scuole diverse, e i progetti di tirocinio e di alternanza scuola-lavoro entreranno a far parte della valutazione finale e contribuiranno ad acquisire crediti durante l'ultimo triennio di studi. E' bene ricordare che l'attuale legge delega è solo una bozza e non esiste ancora un testo definitivo, quindi fino all'approvazione potranno essere apportati ulteriori cambiamenti.

La legge delega si pone come obiettivo lo snellimento della procedura d'esame di maturità e a questo scopo viene eliminata la cosiddetta "terza prova", ovvero il terzo scritto comprendente quesiti di diverse materie studiate nel corso dell'ultimo anno. Inoltre, nella bozza non viene previsto l'inserimento del test Invalsi, che non entrerebbe a far parte dell'esame di maturità per evitare di sovraccaricare gli studenti del quinto anno di superiori, ma verrebbe invece inserito nel corso del quarto anno del ciclo di studi, diventando fondamentale per l'ammissione all'esame di Stato dell'anno successivo.

Come anticipato, la commissione esaminatrice sarà composta solamente da commissari interni, ovvero dai professori che per tutto l'anno hanno insegnato le proprie materie alla classe esaminata e rimarrà dunque solamente il presidente di commissione esterno.

Infine, cambierà anche il metodo di assegnazione dei cosiddetti crediti formativi acquisiti nel corso dell'ultimo triennio di studi: diminuirà l'incidenza del voto e assumerà importanza determinante la valutazione dei progetti di alternanza scuola-lavoro, che diventerà inoltre parte fondamentale del colloquio orale della maturità. A questo scopo, scomparirà la "tesina" d'esame, che farà posto alla presentazione di un progetto realizzato durante i tirocini effettuati nel corso degli anni.

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