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Renzi contestato a Napoli. Da Reggio Calabria: “Non sprechiamo fondi europei”

Ieri sera Matteo Renzi, dopo la visita ai cantieri Expo, ha illustrato al Capo dello Stato le misure economiche da varare a breve e il progetto di riforma della giustizia. Oggi il premier è a Napoli e in altre città del Sud.
A cura di Redazione
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Ore 20.45 – Renzi a Termini Imerese: "C'è l'interesse dei cinesi, la fabbrica deve ripartire". Dopo la tappa in Campania e Calabria, il tour del Premier Renzi nel Sud dell'Italia è proseguito in Sicilia dove ha fatto tappa a Gela e a Termini Imerese, due importanti città industriali del Mezzogiorno. "Che io sia venuto qui oggi a Termini Imerese non è una notizia, la vera notizia è che finora nessun Presidente del Consiglio sia venuto qui" ha esordito il Presidente del Consiglio in conferenza stampa a Termini Imerese. "Per noi Termini Imerese significa politica legata all'auto, all'industria e al turismo. Ci sono proposte in campo come quella della Grifa sul settore auto che impiegherebbe 460 dipendenti in una prima fase e un progetto verde" ha spiegato Renzi, annunciando: "Non escludo anche altre realtà internazionali. Qui le auto si fanno bene. Un grande gruppo automobilistico cinese è interessato a investire in Italia. Già ci sono stati numerosi contatti, bisogna verificare se Termini Imerese rientrerà in questa operazione". Su twitter infine il Premier ha rivendicato questa giornata al sud spiegando: "Il 14 maggio ho promesso che ogni 3 mesi sarei tornato in Campania, Calabria e Sicilia per monitorare fondi europei. Promessa mantenuta. Buon ferragosto"

Ore 13:15 – Dopo la tappa napoletana, Renzi è volato a Reggio Calabria, per una conferenza stampa durante la quale ha toccato i temi della programmazione economica e del corretto utilizzo dei fondi strutturali europei. Il Presidente del Consiglio ha ribadito la sua tranquillità sulle risorse a disposizione, ma ha ricordato come si tratti di un problema del quale parla da anni: "Quando noi chiediamo all'Europa di avere maggiore attenzione alle ragioni della crescita, non lo chiediamo per fare un favore all'Italia ma perché si tratta dell'unica ricetta per l'intera Europa. L'Italia poi deve fare le sue cose, e le sue cose le fa tutte […] il Governo non scappa, è sul pezzo anche a Ferragosto".

Ore 12:00 – A Bagnoli il Presidente del Consiglio è stato accolto da contestazioni e polemiche. Due i "nuclei" della protesta: da un lato i lavoratori dei consorzi di bacino, che continuano la loro mobilitazione (ricordiamo che sono da oltre 20 mesi senza stipendio e senza alcuna prospettiva immediata), dall'altro alcuni attivisti del Movimento Terra dei Fuochi, che protestano contro il persistere del fenomeno dei roghi tossici, malgrado il decreto e le rassicurazioni "istituzionali". Renzi, alla presenza del Governatore Caldoro e del Sindaco de Magistris, ha firmato l'accordo per Città della Scienza e per la bonifica di Bagnoli e ha promesso maggiore attenzione dell'esecutivo al Mezzogiorno: "Ogni tre mesi il governo sarà a Napoli, Reggio Calabria e Palermo, per fare il punto sulla spesa dei fondi Ue e sulle situazioni aperte. Il prossimo appuntamento è il 7 novembre". Non è mancato un passaggio sul tema della crescita: "Non si innesca abbassando i salari e facendo riforme che dovrebbero essere finalizzate all’abbassamento della qualità della vita dei lavoratori con la motivazione che saremmo più competitivi".

Ore 10:30 – Il Presidente del consiglio ha appena terminato la sua visita alla K4A, azienda produttrice di elicotteri leggeri con sede a Ponticelli, nella periferia Est di Napoli, ed è partito alla volta di Bagnoli, dove è previsto un incontro a Città della Scienza. L'incontro dovrebbe durare circa mezz'ora, mentre si segnala la presenza di contestatori e manifestanti (ci sono sia cittadini della Terra dei Fuochi che lavoratori dei consorzi di bacino, senza stipendio da circa 20 mesi). Renzi, intanto, commenta così la sua visita alla K4A:

L’intensa giornata di lavoro di Matteo Renzi si è conclusa ieri sera dopo un vertice con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Renzi, che martedì aveva incontrato (in segreto) il presidente della Bce Mario Draghi, ieri ha visitato i cantieri Expo a Milano ed è tornato a Roma per salutare Papa Francesco in partenza per la Corea del Sud. E poi, appunto, nel tardo pomeriggio è andato da Napolitano. Con il Capo dello Stato il premier ha fatto il punto su riforme, situazione economica e questioni internazionali. L'incontro è avvenuto a Castelporziano, tenuta della Presidenza della Repubblica alle porte di Roma, ed è iniziato intorno alle 18.30 per poi terminare ben oltre le 22. Il Colle ha diffuso una nota ufficiale: “Nell'incontro di questa sera il Presidente del Consiglio ha riferito al Capo dello Stato della sua telefonata con il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, dei suoi recenti viaggi all'estero a cominciare dalla missione al Cairo e ha parlato delle decisioni che il governo prepara per l'economia e il lavoro nonché del progetto per la riforma della giustizia che conta di portare al Consiglio dei ministri del prossimo 29 agosto”. Presidente e premier concordano sul fatto che si debba procedere con uno sprint autunnale, per bloccare i timori di quanti lanciano allarmi sui conti italiani. Il cuore del colloquio sarebbero stati i temi delle riforme e dell'economia italiana, alla luce dei dati recenti sul Pil che certificano la recessione.

Oggi Matteo Renzi a Napoli

Dopo i frenetici appuntamenti di ieri, per oggi nell'agenda del presidente del Consiglio è previsto un tour nell'Italia meridionale, che lo porterà a Napoli, Reggio Calabria e Palermo. “Basta belle parole e note a piè di lista. O si riparte dalla realtà come progetto, dal lavoro comune come orizzonte o la sfida del Sud rischiamo ancora una volta di eluderla. E noi non abbiamo nessuna intenzione di farlo, non abbiamo intenzione di farci scappare questa grande opportunità di sviluppo e di futuro per l'Europa”, così Matteo Renzi in una lettera al Mattino in vista della visita a Napoli. “A fronte di una richiesta di impegni”, rimarca il premier, “il Governo risponde non con generici annunci, ma con una assunzione di responsabilità diretta”, per mettere “il Sud in condizione di recuperare il gap che sconta ogni giorno”. Per il premier “il Mediterraneo deve essere il cuore e non la frontiera dell'Europa”.

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