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Renato, l’italiano povero che chiede l’elemosina: reso famoso da Facebook

Italiano, 65 anni, ha sempre lavorato, di buona cultura. Ma senza pensione, senza una casa, senza un famiglia, è stato costretto a mettersi in strada ad elemosinare.
A cura di B. C.
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Chiede le elemosina tendendo un piattino con la mano. Su un cartello davanti al lui spiega cosa gli è successo, perché si è spinto a chiedere gli spiccioli altrui per vivere. Le foto di Renato hanno fatto il giro del Rete, come scrive il Corriere della Sera. Una ragazza a Bologna ha scattato alcune foto a questo distinto signore distinto e le ha messe su Facebook. Molti l'hanno condivisa. Perché Renato non è uno dei tanti mendicanti, si definisce infatti “uno di noi”. E’ italiano, 65 anni, ha sempre lavorato, di buona cultura. Ora però non ha pensione, non una casa. Niente. "Uno di quelli della riforma Fornero. Lavoravo in una società di marketing di Ferrara. Collaboratore esterno. Ha chiuso quasi cinque anni fa e io, a 61 anni suonati, non ho trovato chi mi prendesse. Ho resistito due anni poi non ce l’ho più fatta a pagare l’affitto. Adesso vivo così", spiega. Ora ne ha 65 e, oltre alle pulizie negli stabilimenti d’estate, nessuno lo vuole: troppo vecchio per lavorare, troppo giovane per la pensione. E' lui stesso a sintetizzare il paradosso, tramite li cartello che espone: “Italiano 65 anni. Vecchio per il lavoro (dicono!!!). Giovane per la pensione. Help”.

“Quattro, cinque ore nelle città dove non mi conoscono. Mi vergogno. Raccolgo dieci-quindici euro, mi bastano. Poi prendo un treno… pago il biglietto, ci mancherebbe… e vado nei centri di accoglienza Caritas in qualche altro posto dove non mi conoscono. A Reggio Emilia, a Modena, a Forlì, a Cesena. Alla mattina mi sposto di nuovo”. Renato non ha figli, non ha famiglia. "Io mi vergogno di sentirmi un peso, che nessuno mi chieda se sono disposto a fare qualsiasi tipo di lavoro. Non voglio diventare un barbone, d’estate per due mesi faccio le pulizia in Riviera. Sette giorni su sette, vitto e alloggio compresi. Con i soldi arrivo fino a Natale. Dovevo andare in pensione l’anno scorso, la riforma mi ha rimandato ai 67 anni, fra un anno e un mese. Speriamo…"

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