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Bere alcol in gravidanza (e danneggiare il bebè) potrebbe essere reato

Il caso di una donna in Inghilterra inizialmente ritenuta non colpevole di aver danneggiato la figlia che portava in grembo perché, per i giudici, “il feto non è una persona”. Ma ora si attende la sentenza della Corte d’Appello.
A cura di Susanna Picone
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Nel Regno Unito le madri che bevono durante la gravidanza potrebbero commettere un reato. Tutto dipende dalla sentenza della Corte d’appello che deve esaminare il caso di una donna che, consumando alcolici durante la gravidanza, è accusata di aver danneggiato il bimbo che portava in grembo. La figlia di questa donna oggi ha sei anni e alcuni problemi di salute. La piccola ha subito danni a causa dell’esposizione all’alcol quando era nel grembo materno. Assunzione di alcol durante la gravidanza che è correlata al disturbo dello spettro fetale alcolico (FASD) il quale causa una serie di problemi mentali e fisici. Secondo gli esperti c’è la prova che i danni subiti dalla bambina siano stati provocati dalla madre per cui la piccola sarebbe vittima di un crimine. Per questo un comune vicino Manchester ha deciso di rivolgersi alla Corte d’appello britannica per far dichiarare la madre colpevole di aver danneggiato il feto che portava in grembo. Nel 2011 un primo tribunale ha stabilito che il precario stato di salute della bambina era dovuto “a un crimine violento” da parte della madre.

Per i giudici il feto non è una persona – Poi però questa sentenza era stata ribaltata da un tribunale amministrativo che ha deciso che la piccola non poteva essere ricompensata dalla donna “in quanto un feto non è una persona e quindi non si può parlare di crimine contro la persona”. A questo punto è arrivata la decisione del Comune che ha scelto di rivolgersi alla Corte d’appello per continuare questa battaglia. Tutto si gioca – secondo quanto ha spiegato anche il legale della bambina – sulla definizione di “persona”. Come ricorda Il Fatto quotidiano, che oggi ha ripreso la vicenda della mamma inglese, si calcola che nel Regno Unito – Paese europeo con uno dei più alti tassi di abuso di alcol e sostanze stupefacenti – ogni settimana vengano alla luce almeno venti bambini ufficialmente “tossicodipendenti”, perché sottoposti durante la gravidanza all’assunzione di sostanze psicotrope.

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