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Ragusa, picchiava e maltrattava i figli piccoli, poi se ne vantava al telefono

I bambini erano abbandonandoli a loro stessi, senza cibo e tra sporcizia ed escrementi. Con quest’accusa la squadra mobile di Ragusa ha arrestato un uomo della provincia iblea. Per lui il sostituto procuratore Marco Rota ha richiesto e ottenuto la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.
A cura di C. T.
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Maltrattava quotidianamente i quattro figli piccoli, abbandonandoli a loro stessi, senza cibo e tra sporcizia ed escrementi. Poi, al telefono con i genitori, si vantava del suo comportamento. La squadra mobile di Ragusa ha arrestato un uomo della provincia iblea, accusato di continue angherie nei confronti dei suoi bambini. Per lui il sostituto procuratore Marco Rota ha richiesto e ottenuto la misura cautelare della custodia cautelare in carcere. A incastrarlo proprio le telefonate: nel corso di intercettazioni disposte per altri reati, gli agenti sono stati testimoni delle violenze.

L'uomo era già stato arrestato in passato per aver violentato la moglie – che era poi fuggita abbandonando i figli. Dei bambini si sarebbe dovuto occupare il padre, che però si è trasformato in un mostro che, per di più, si vantava al telefono con i propri genitori di aver fatto male ai piccoli. I figli chiamavano la notte i nonni, chiedendo aiuto: "Vienimi a prendere, papà non si sveglia, non abbiamo mangiato tutto il giorno", si sente in una telefonata.

Gli agenti si sono presentati in casa dell'uomo che, appena ha capito di essere in arresto, è andato in escandescenze. Non si esclude che fosse sotto effetto di droga. La casa era ricoperta di sporcizia, spazzatura, escrementi; i mobili erano distrutti e sul pavimento giacevano indumenti, materassi lerci senza lenzuola.

I bambini, alcuni dei quali avevano ancora addosso i segni delle violenze, non sono stati affidati ai nonni, che comunque in tutto questo tempo non avevano denunciato i fatti, e sono stati contattati l'Ufficio minori della Divisione anticrimine della questura di Ragusa e gli assistenti sociali. Ai piccoli è stato spiegato, con l'aiuto di personale specializzato, che dovranno andare per un breve periodo in comunità.

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