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Ragazzo violentato dall’ex fidanzata: “Non sono solo le donne ad essere vittime di stupri”

Avry Ramey, 23, dalla Florida ha deciso di raccontare la sua esperienza ad un giornale statunitense, dopo essersi tenuto dentro tutto per diversi anni. Non ha mai denunciato la donna. “Ora voglio che altre persone non si comportino come me” spiega.
A cura di B. C.
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Uno studente americano di 23 anni ha voluto rendere pubblica la sua terribile esperienza vissuta qualche anno fa, quando sarebbe stato violentato da una sua ex fidanzata. Lo ha fatto “per dimostrare che gli uomini spesso sono le vittime e per confutare alcune delle idee sbagliate nella nostra società. Avry Ramey, originario dalla Florida, aveva inizialmente condiviso la sua storia sulla app anonima, Whisper, dove ha ricevuto feedback sia positivi che negativi. Ora il ragazzo ha dichiarato di voler rinunciare all'anonimato e ha così parlato liberamente dell'incidente che lo ha lasciato “debole e impotente”. “Non ho paura degli insulti, ma voglio cercare di superare quello che ho passato. Non mi spaventa non l’essere compreso. Voglio solo aiutare altre persone che hanno avuto la mia stessa esperienza” ha detto a FEMAIL. Lo studente 23 si dice determinato a dimostrare che “chiunque può essere vittima di uno stupro”.

Avry afferma che la violenza è avvenuta mentre era a letto nudo a casa della sua fidanzata di allora, a guardare la TV. “Mi ha fissato ed in quel momento ho avvertito una strana sensazione. Poi si è avvicinata, mi ha tolto le coperte ed è salita su di me". Avry, allarmato, le avrebbe chiesto cosa stesse facendo, ma lei lo ha ignorato. “Ha legato i miei polsi al letto ed allora ho capito che stavo vivendo un’esperienza spiacevole” dice il ragazzo. “Le ho detto di smettere, ma mi sentivo soggiogato. Ho rinunciato subito. Dopo un po’, lei era accanto a me. Si è scusata per quello che ha fatto” ricorda Avry. “Mi sentivo disgustato, ferito. Ero stato appena violentato”.

Avry non ha denunciato la sua ragazza. E anzi, è rimasto con lei per qualche mese dopo lo stupro subito. “La amavo, nonostante tutto. Era un motivo sufficiente per restare insieme a lei. Ma mi veniva da piangere ogni giorno. Non potevo andare avanti così” ricorda. Poche settimane dopo aver lasciato la fidanzata, Avry si trovava ad una riunione studentesca presso la University of South Florida quando un ragazzo vittima di stuprò iniziò a parlare e condividere quanto gli era capitato. E’ stato in quel momento che Avry ha deciso di farsi avanti. Prima in modo anonimo, poi in maniera chiara e limpida. “Non mi aspettavo l'attenzione che ho ottenuto, né il supporto, né tutta la pubblicità. Ma sono felice di averlo fatto” ha detto.

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