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Pedopornografia sul web, 10 arresti: “Foto di torture su neonati” (VIDEO)

Un archivio con 5 milioni di immagini e video di enorme crudezza: dieci le ordinanze di custodia cautelare eseguite insieme a numerose perquisizioni. La diffusione del materiale partiva dalla Campania.
A cura di Susanna Picone
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Un archivio con 5 milioni di immagini e video di enorme crudezza: dieci le ordinanze di custodia cautelare eseguite insieme a numerose perquisizioni. La diffusione del materiale partiva dalla Campania.

La polizia postale ha scoperto un archivio con oltre 5 milioni di file di immagini e video pedopornografici – materiale considerato tra i più cospicui finora individuati – che ha fatto scattare una vasta operazione con arresti e perquisizioni dalla Campania ad altre regioni d’Italia. Alcuni di questi file – si apprende dalla polizia postale – erano particolarmente cruenti. Vi sono filmati e foto di bambini, anche neonati, sottoposti a violenze sessuali e torture tali che gli investigatori non escludono che in alcuni casi le piccole vittime possano essere morte. Nell’archivio questi file pedopornografici venivano suddivisi per categorie: quelli più cruenti erano gli “hurtcore” o “death”.

Tra gli arrestati ci sarebbero persone insospettabili: agivano sul cosiddetto “deep web”, una sorta di rete invisibile che gli garantiva l’anonimato. Gli arresti e le perquisizioni sono in corso in Campania, nel Lazio, in Umbria, in Piemonte, in Lombardia e in Veneto: le ordinanze sono state emesse dal Gip di Salerno Renata Sessa, su richiesta del Pm della Procura distrettuale Francesca Fittipaldi. Le ipotesi di reato vanno dall’associazione per delinquere alla divulgazione di materiale pedopornografico. L’operazione denominata “Nessun dorma” con base a Salerno è scattata sulla base della segnalazione di un utente privato che ha informato gli investigatori della rete di pedofili.

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