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Parigi, catturato il presunto aggressore dell’antifascista Clemente Meric

Il giovane militante antifascista si trova in stato di morte cerebrale. Autori dell’aggressione, secondo fonti della polizia francese, sarebbero attivisti dell’organizzazione di estrema destra Jnr.
A cura di Davide Falcioni
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Secondo Manuel Valls, ministro degli interni francese, l'aggressore del militante antifascista Clemente Meric sarebbe stato catturato dalla polizia insieme ad altri complici, grazie all'ausilio delle immagini video riprese da una telecamera: in tutto sarebbero tre uomini e una donna, di età comprese tra i 20 e i 30 anni. Fonti delle forze dell'ordine spiegano che si tratterebbe di personaggi vicini alla forza nazionalista Nucleo rivoluzionario (Jnr), anche se il suo leader – Serge Ayoub – si è affrettato a negare qualsiasi coinvolgimento dell'organizzazione di estrema destra francese.

La vittima e i suoi amici si trovavano in un appartamento in rue Caumartin, nel 9° arrondissement di Parigi, per una vendita privata di capi di abbigliamento. La casa era frequentata da attivisti di estrema sinistra e destra quando, intorno alle 18, sono arrivati due uomini e una donna, apparentemente appartenenti neonazisti, con tatuaggi di svastiche e una felpa con su scritto "Sangue e onore". Tra loro e gli antifascisti sarebbe scoppiata una rissa. A farne le spese è stato Clement Meric che – secondo Le Monde – non aveva neppure iniziato a combattere, ma è stato ugualmente sbattuto a terra. Ha perso immediatamente i sensi ed è stato trasportato in ospedale, dove tuttora si trova in stato di morte cerebrale.

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