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Paragona il burkini islamico alla tonaca delle suore: Imam viene bloccato da Facebook

Il social in blu, probabilmente a causa delle numerose segnalazioni ricevute a causa del post pubblicato dall’Imam, ha richiesto l’inoltro dei documenti per verificare la reale identità del proprietario del profilo.
A cura di Charlotte Matteini
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izzedin elzir

La polemica sul burkini non accenna ad arrestarsi e diventa sempre più pervasiva. Nella giornata di ieri è intervenuto sulla questione Izzedin Elzir, Imam di Firenze e presidente dell'Unione comunità islamiche italiane, esprimendo il proprio punto di vista con un post sulla sua pagina Facebook personale. Una sola fotografia, un gruppo di sette suore che fanno il bagno in mare vestite di tutto punto, con tonaca e velo d'ordinanza. Il riferimento alla polemica relativa al costume integrale islamico è evidente, tuttavia Elzir non correda lo scatto con una didascalia che spieghi chiaramente la propria opinione sulla questione. Questa mattina, però, l'Imam di Firenze si è svegliato con un'amara sorpresa: il suo account Facebook è stato sospeso. Il social in blu ha motivato il blocco temporaneo sostenendo occorressero i documenti per verificare la reale identità del possessore del profilo, una misura probabilmente scaturita dalle centinaia di segnalazioni collezionate nel giro di poche ore a causa del post sulle suore, che ha alimentato una grossa polemica. "Sono sorpreso, non è comprensibile. Mi hanno chiesto di verificare il mio account inviando un documento", ha commentato l'Imam. "Verificare chi sono è una procedura molto strana in ogni caso, spero entro questo pomeriggio di riuscire a inviare i documenti".

Il post pubblicato da Elzir, ripreso da numerosi media locali, ha infatti provocato un vero e proprio tsunami di commenti e aspre critiche, piovute soprattutto da utenti cattolici e atei, i quali hanno sottolineato che l'abbigliamento delle suore viene imposto solo a chi decide di abbandonare il laicismo per entrare a far parte di un ordine religioso, mentre il burkini è un simbolo che nel mondo musulmano verrebbe imposto alle donne contro la loro volontà, donne per di più laiche.

L'account sarà stato bloccato per rappresaglia? A questo domanda l'Imam ha risposto: "Spero proprio di no, viviamo in una società di diritto e di libertà, spero non sia stato sospeso per una foto come questa condivisa da più di 2 mila persone in poche ore e che invita al dialogo. Perché non chiudere tante altre pagine Facebook che realmente incitano all'odio?". "Ho messo la foto senza neanche una parola, parlava da sola. Non siamo così lontani, ho voluto ricordare che anche nei valori culturali dell'Europa c'è questa realtà", ha proseguito l'Imam.

"Il burkini è la dimostrazione di una ‘discultura' in Occidente dove si pensa che i musulmani non seguano la moda: pochi anni fa, quel costume (perché è un costume da bagno) non c'era. E' l'idea di una ragazza musulmana. Ora va di moda: negli Usa lo comprano le americane, mica solo le musulmane. Da noi è una novità, tra 5 anni magari diventa moda anche qui. E mi dispiace che amministratori comunali e qualche politico in Francia, invece di rispondere alle esigenze dei cittadini su politica ed economia, si occupino di come si vestono le musulmane", ha concluso Elzir.

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