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Papa Francesco: “La ricchezza è un bene solo se aiuta gli altri”

Nella prefazione al libro del cardinale Müller, il Pontefice esorta a non utilizzare i beni solo per i propri bisogni ricordando che se offerti ad altri possono portare ad un frutto inatteso.
A cura di Antonio Palma
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La ricchezza di per sé è uno strumento positivo perché ci permettere di vivere meglio, ma se è usata solo per se stessi e i propri fini o solo per la piccola cerchia dei propri conoscenti essa produce solo iniquità. È quanto scrive Papa Francesco nella prefazione all'ultimo libro del cardinale Gerhard Müller "Povera per i poveri. La missione della Chiesa", e anticipata oggi sulle pagine del Corriere della Sera. "Il denaro è uno strumento che in qualche modo – come la proprietà – prolunga e accresce le capacità della libertà umana, consentendole di operare nel mondo, di agire, di portare frutto. Di per sé è uno strumento buono, come quasi tutte le cose di cui l’uomo dispone: è un mezzo che allarga le nostre possibilità" scrive Bergoglio, aggiungendo "Tuttavia, questo mezzo può ritorcersi contro l’uomo. Il denaro e il potere economico, infatti, possono essere un mezzo che allontana l’uomo dall’uomo, confinandolo in un orizzonte egocentrico ed egoistico". "Quando il potere economico è uno strumento che produce tesori che si tengono solo per sé, nascondendoli agli altri, esso produce iniquità, perde la sua originaria valenza positiva" scrive ancora il Pontefice ricordando anche gli scritti evangelici.

Sottolineando il gusto della gratuità che deve caratterizzare un buon cristiano, Papa Francesco ricorda che "Quando vive abitualmente nella solidarietà, l’uomo sa che ciò che nega ad altri e trattiene per sé, prima o poi, si ritorcerà contro di lui", mentre "quando i beni di cui si dispone sono utilizzati non solo per i propri bisogni, essi diffondendosi si moltiplicano e portano spesso un frutto inatteso". "Infatti vi è un originale legame tra profitto e solidarietà, una circolarità feconda fra guadagno e dono, che il peccato tende a spezzare e offuscare" ha proseguito Bergoglio, ricordando che "Compito dei cristiani è riscoprire, vivere e annunciare a tutti questa preziosa e originaria unità fra profitto e solidarietà". "Quando nasciamo, per vivere abbiamo bisogno delle cure dei nostri genitori, e così in ogni epoca e tappa della vita ciascuno di noi non riuscirà mai a liberarsi totalmente dal bisogno e dall’aiuto altrui" ha ricordato ancora il Papa, concludendo "Il leale riconoscimento di questa verità ci invita a rimanere umili e a praticare con coraggio la solidarietà, come una virtù indispensabile allo stesso vivere".

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