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Ortona, uccide la moglie e l’amica di lei: “Avevano una relazione”

Nel corso dell’interrogatorio nella caserma di Ortona, Francesco Marfisi, il 56enne che ha ucciso la moglie che lo aveva lasciato e la sua migliore amica, ha parlato di una relazione sentimentale tra le due donne. In realtà, Letizia Primiterra aveva denunciato i maltrattamenti domestici a un’associazione antiviolenza del territorio.
A cura di Angela Marino
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Francesco Marfisi, il 56enne reo confesso del duplice omicidio della moglie e della amica di lei, ha dichiarato davanti al sostituto procuratore Giancarlo Ciani che avrebbe ucciso perché tra le due donne esisteva una relazione sentimentale. Non solo, l'omicida di Ortona, ha anche dichiarato di aver reagito alle provocazioni della moglie che, secondo il suo racconto, lo avrebbe schernito dicendo: "Non ho paura, non sei capace". Starà ai giudici valutare la credibilità delle dichiarazioni del 56enne, arrestato ieri in flagranza di reato dopo aver ucciso la 47enne Letizia Primiterra e l'amica, Laura Pezzella.

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Letizia, che aveva cercato aiuto presso un'associazione antiviolenza del territorio, aveva finalmente trovato la forza di lasciare il marito rifugiandosi in casa di un'amica in contrada Tamarete, nella cittadina in provincia di Chieti, in attesa di trovare un appartamento in affitto. Proprio lì, in via Zara, il pomeriggio del 13 aprile suo marito è andato a stanarla armato di coltello, nel tentativo di ricondurla a casa con sé. La donna ha raggiunto l'ex marito nell'androne del palazzo, dove Marfisi l'ha aggredita a coltellate. Allarmata dalle grida è scesa anche la figlia – incinta – della 47enne, che ha assistito alla scena. Con i vestiti sporchi di sangue Marfisi ha lasciato a terra sanguinante la vittima e si è diretto verso l'appartamento di Laura Pezzella, per affrontare anche lei. Anche la seconda vittima, secondo la confessione resa caserma dei carabinieri di Ortna, lo avrebbe schernito.

Difeso dall'avvocato Rocco Giancristofaro, Marfisi, dipendente di un'azienda che si occupa di forniture di gas ed energia elettrica, è ora in attesa della convalida del fermo nel carcere di Chieti, con l'accusa di duplice omicidio.

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