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In Italia non si uccide più: tasso di omicidi più basso degli ultimi 150 anni

Nel 2013 il Belpaese ha registrato il numero più basso degli ultimi 150 anni: 353, rispetto ai 1.770 del 1990, ventidue anni prima. A uccidere di meno rispetto ad una ventina di anni fa, secondo la ricerca del sociologo Marzio Barbagli, sarebbero gli immigrati e gli uomini della criminalità organizzata.
A cura di Biagio Chiariello
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L'Italia fa segnare un record. Quello del minor tasso di omicidi degli ultimi 150 anni: i morti ammazzati nel 2013 sono stati 353, rispetto ai 1.770 del 1990, ventidue anni prima. E quest'anno saranno ancora meno. Lo si evince da una ricerca sulla criminalità condotta dal sociologo Marzio Barbagli e presenta da Repubblica: "Se guardiamo ai dati ci accorgiamo che è in corso una rivoluzione straordinaria", dice il ricercatore. "Nell`ultimo trentennio del Novecento – ricorda Barbagli – il numero degli omicidi consumati e tentati è cresciuto, raggiungendo il picco nel 1991 (1.773 consumati e 1.959 tentati). Da allora però ha preso a diminuire". Questo in particolare negli anni della crisi. Nel 2011 ce ne sono stati 553, mentre i tentati  omicidi sono stati 1.401. Diminuzione proseguita anche lo scorso anno: 528 omicidi effettivi e 1.327 tentati. Per il 2013 disponiamo dei dati dei primi nove mesi: 353 consumati e 939 tentati, assai meno di quelli commessi nello stesso periodo del 2012.

"Sulla base di questi numeri – scrive Barbagli – si può stimare che il dato degli omicidi consumati nel 2013 sarà di circa 480 e quello degli omicidi tentati di 1.207. Diversamente da quello che si poteva ipotizzare, partendo dall'idea che la crisi economica abbia provocato in Italia una forte crisi sociale, il numero degli omicidi non solo non è aumentato, ma ha subito un'ulteriore flessione". A uccidere di meno rispetto ad una ventina di anni fa, secondo la ricerca, sarebbe gli immigrati e gli uomini della criminalità organizzata. "Dal 1988 al 2008 – fa sapere Barbagli – la quota di stranieri sul totale delle persone denunciate per aver commesso un omicidio è continuamente aumentata, passando dal 6 al 36%. Ma dopo di allora è diminuita e oggi è del 23%". E così oggi l'Italia ha meno omicidi di Gran Bretagna, Francia, Danimarca e Belgio. Nel 2012 e ancora più nel 2013, il Belpaese ha toccato il tasso di omicidi dello 0,85% per 100mila abitanti: il più basso della sua storia. "Curiosamente – sostiene Barbagli – non esiste nel nostro Paese la minima consapevolezza di questa tendenza. Va ricordato che per oltre cinque secoli l'Italia ha avuto tassi di omicidi molto più alti degli altri Paesi europei".

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