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Nigeria, Boko Haram rivendica rapimento liceali: “Vendute come schiave”

Il movimento islamista Boko Haram ha rivendicato con un video il sequestro delle 276 studentesse avvenuto a metà aprile nel nord della Nigeria. 53 ragazze sono poi riuscite a fuggire, mentre altre 223 restano nelle mani dei miliziani.
A cura di Susanna Picone
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“Ho rapito le vostre ragazze e le venderò al mercato”, è quanto ha annunciato in un video lungo 57 minuti il leader del gruppo islamista Boko Haram, Abubakar Shekau, tramite il quale ha rivendicato il rapimento di 276 studentesse dal dormitorio della loro scuola a Chibok, nel nord del Paese. Rapimento avvenuto qualche settimana fa, a metà aprile. Di quelle giovani sequestrate in 53 sono poi riuscite a fuggire, mentre altre 223 restano nelle mani dei miliziani. Le studentesse saranno trattate come “schiave”, “vendute” o “sposate a forza”, ha aggiunto nel suo messaggio di rivendicazione. Nel video Shekau ha spiegato di aver rapito le liceali per “fermare l'educazione occidentale. Le ragazze devono lasciare la scuola e sposarsi”. Da giorni, mentre circolano notizie su un possibile trasferimento in Ciad e Camerun delle giovani che sarebbero state vendute per 12 dollari ciascuna, in Nigeria si ripetono manifestazioni per chiedere al governo di intervenire in modo più efficace nella situazione.

Il presidente della Nigeria ha chiesto aiuto a Obama – Il presidente Goodluck Jonathan ha annunciato di aver rivolto un appello anche a Barack Obama, oltre ad altri leader internazionali, per ricevere aiuti per le ricerche delle ragazze. “Parliamo a tutti i Paesi che speriamo ci aiutino, e gli Stati Uniti sono i primi. Ho già parlato due volte con il presidente Obama per risolvere i nostri problemi”, così il presidente nigeriano che ha citato anche Francia, Regno Unito e Cina.

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