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Nel 2014 nati solo 509mila bambini, mai così pochi dall’Unità d’Italia

Anche i decessi in calo nel nostro Paese. Se nel 2014 sono nati cinquemila bambini in meno rispetto al 2013, i morti sono stati 597mila, circa quattromila in meno dell’anno precedente. Lo rileva l’Istat in un report sugli indicatori demografici stimati nel 2014.
A cura di Susanna Picone
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Record nel 2014 di culle vuote nel Belpaese. Lo scorso anno le nascite in Italia sono state solo 509mila, cinquemila in meno rispetto al 2013, il livello minimo dall’Unità d’Italia. E, insieme alle nascite, crollano anche i decessi: nel 2014 sono morte 597mila persone, circa quattromila in meno dell’anno precedente. È questa la fotografia che scatta l'Istat, rendendo noti gli andamenti demografici del Paese. Il calo delle nascite – fa sapere l’Istituto di statistica – non riguarda solo le madri italiane ma anche le straniere (1.31 figli per le prime contro 1.97 delle seconde) mentre si innalza l'età media del parto, che sale a 31,5 anni. Il numero medio di figli per donna è pari a 1,39, come nel 2013 (la media europea registrata nel 2012 è di 1,58). Con 1,46 figli per donna il Nord Italia è la ripartizione con la più alta fecondità, seguito dal Centro (1,36) e dal Mezzogiorno (1,32). Con un tasso pari al 9,9 per mille, il Trentino-Alto Adige detiene il primato di natalità nel Paese, precedendo la Campania con l’8,9 per mille. Le regioni col più basso livello di natalità sono invece la Liguria (6,9), la Sardegna (7,1), il Molise (7,2) e la Basilicata (7,3).

Aumenta la speranza di vita, stranieri sopra quota 5 milioni – Il calo della mortalità ha determinato un ulteriore aumento della speranza di vita alla nascita, giunta a 80,2 anni per gli uomini e a 84,9 anni per le donne. Per via del processo di convergenza della sopravvivenza maschile a quella femminile la differenza di genere è scesa a 4,7 anni. Regolarmente da un decennio – fa sapere l'Istat – si rileva una riduzione della popolazione di cittadinanza italiana, scesa a 55,7 milioni di residenti al primo gennaio 2015 con una perdita netta rispetto all’anno precedente pari a 125 mila residenti. Per quanto riguarda l'età media della popolazione, al primo gennaio 2015 ha raggiunto i 44,4 anni. Il saldo migratorio netto con l'estero – fa sapere inoltre l'Istat – è pari a +142 mila unità, corrispondente a un tasso del 2,3 per mille. Si tratta del valore minimo degli ultimi cinque anni. Gli stranieri residenti in Italia al primo gennaio 2015 sono 5 milioni 73 mila e rappresentano l'8,3% della popolazione residente totale. Rispetto al primo gennaio 2014 si riscontra un incremento di 151 mila unità.

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