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Negata la prima comunione a Fabrizio, 11enne autistico

Fabrizio, un bambino affetto da una forma di autismo, avrebbe voluto fare la comunione a Napoli con tutti i suoi compagni di classe. Lo desiderava tanto, secondo quanto ha raccontato sua madre. Ma alla fine ciò non è accaduto: “Forse un bimbo autistico crea troppi problemi”.
A cura di Susanna Picone
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La storia di Fabrizio, un bambino di 11 anni affetto da una forma di autismo, viene raccontata da sua madre Elda, che da Napoli spiega quel che è accaduto a suo figlio “messo da parte” in chiesa, trattato diversamente dai suoi compagni di classe. Perché Fabrizio, racconta la donna, avrebbe voluto fare la prima comunione con tutti i suoi amici. Era un appuntamento che il bambino aspettava da anni, un desiderio che però non è stato realizzato. Perché alla fine Fabrizio non ha fatto la comunione e ora cambierà chiesa. La madre Elda spiega perché sarebbe accaduto questo: “Forse un bimbo autistico – ha detto – crea troppi problemi e non tutti hanno voglia di affrontarli”.

La madre: “Ho pianto tanto nel vedere mio figlio messo da parte” – La donna racconta del suo incontro a Napoli con un parroco recentemente trasferito a Genova che le disse che sarebbe stato meglio se avesse iscritto Fabrizio al corso organizzato da “Fede e Luce”, un corso cioè di una comunità religiosa che riunisce bambini e ragazzi con disabilità mentali. Quella che “sembrava una buona soluzione per tutti” non ha portato, però, a niente. La donna ha infatti detto di non aver più visto né sentito nessuno: “Ho pianto tanto e mi sono disperata per mesi nel vedere mio figlio messo da parte in questo modo…”.

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