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Napoli, disoccupati rubano in un supermercato: “La Pasqua sia dei diseredati”

Un gruppo di cassintegrati e licenziati della Fiat di Pomigliano, insieme ad attivisti dei centri sociali, hanno riempito i carrelli della spesa in un Ipercoop e se ne sono andati senza pagare.
A cura di D. F.
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"La Pasqua dev'essere quella dei diseredati e non di chi ha la pancia piena": con questo slogan nella giornata di ieri un nutrito gruppo di cassintegrati e licenziati della Fiat di Pomigliano d'Arco – accompagnato da studenti, militanti dei centri sociali e disoccupati di Acerra – hanno messo a segno un "esproprio proletario", riempendo i carrelli della spesa presso un supermercato Ipercoop e andandosene senza pagare. I mianifestanti e i disoccupati hanno portato a termine l'azione spiegando ai fipendenti del supermercato le ragioni del loro gesto: la direzione, tuttavia, ha tentato di impedire l'operazione chiamando i vigilantes e la polizia, che sono arrivati in forze fermando gli attivisti mentre portavano via i carrelli della spesa all'esterno del negozio. "Il caro vita ci uccide: dobbiamo vivere e non sopravvivere a malapena", hanno gridato i protagonisti della protesta che a lungo hanno cercato di convincere i ‘tutori dell’ordine’ a lasciarli portare via quel tanto che basta per sopravvivere qualche giorno.

Azioni di esproprio non sono più una novità. Recentemente alcune donne di Cagliari hanno partecipato a un'azione simile in un supermercato Auchan e in uno LD riempendo i carrelli di beni di prima necessità e poi dichiarando alla cassa di non avere soldi per pagare, ma di dover comunque dare da mangiare alle loro famiglie. Anche in quel caso i direttori dei due negozi non hanno esitato a chiamare le forze dell'ordine. Il Questore di Cagliari commentò: "Chiaramente c’è tutta la comprensione umana possibile per queste persone che hanno gravi difficoltà economiche che non consentono loro di sfamare le loro famiglie. Come Questore della provincia di Cagliari devo richiamare l’attenzione di queste persone che tali comportamenti sono illegali ed in ogni caso costituiscono reato di furto aggravato. Episodi di questo genere rischiano di degenerare in rapine quantomeno improprie se qualcuno si opponesse a tali illeciti comportamenti. Sarebbe opportuno si rivolgessero in maniera anche più pressante, senza porre in essere alcuna violenza, ai servizi socio-assistenziali del Comune".

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