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È morto Teofilo Sanson, il re dei gelati

E’ morto all’età di 87 anni a Verona il re dei gelati che, da un piccolo chiosco, aveva creato un vero e proprio impero, tramontato poi nel 2012. Negli anni ’80 produceva 1 milione di gelati al giorno e fatturava 96 miliardi di lire.
A cura di Fabio Giuffrida
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È morto a Verona venerdì pomeriggio alle cinque, all'età di 87 anni, Teofilo Sanson, meglio conosciuto come il "re dei gelati". Era nato a Conegliano nel lontano 1972 e a Torino aveva aperto un piccolo chiosco di gelati che gestiva, nel 1948, assieme a suo fratello. La sua Azienda divenne in poco tempo un vero e proprio colosso dei gelati: negli anni 80 produceva oltre 1 milione di gelati al giorno fatturando circa 96 miliardi di lire e dando lavoro a 220 persone. Una grande fortuna, una grande scommessa per i Sanson. L'azienda, però, nel 1988 si "americanizzò" per questioni economiche finendo nelle mani del fondo Beatrice; nel 1994 Teofilo Sanson riuscì a riprendersela grazie all'aiuto di Leonardo Del Vecchio , il re degli occhiali Luxottica. Successivamente, nel 2000, venne ceduta alla Barilla e otto anni dopo, nel 2008, a Sammontana: nel 2012 il marchio sparì. Teofilo Sanson, Cavaliere del Lavoro dal 1986, era anche un grande sportivo che amava il calcio e il ciclismo.

Nel 1976 aveva rilevato l'Udinese che era volata dalla serie A alla serie C; era stato patron del Conegliano Calcio, della Pallanuoto Civitavecchia, del Conegliano Rugby e del Chioggia Sottomarina. Sanson tra l'altro era riuscito a portare a Verona i grandi eventi del ciclismo come il Giro d'Italia e fu uno dei primi a capire l'importanza "commerciale" dello sport al punto che una volta, in riferimento all'acquisto dell'Udinese, sbottò: "Non ho mai venduto così tanti gelati come da quando ho fatto questa scelta!".

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