Vuole uccidere la moglie malata di Sla, lei si salva dando l’allarme con gli occhi

Una tragedia della disperazione evitata grazie alla forza di vivere di una donna malata di Sla. A raccontarla è il Corriere della Sera. Tatiana è stata colpita tre anni fa dalla terribile malattia neurodegenerativa. E’ costretta ad un letto, perché non può più muovere gli arti del corpo. Tuttavia riesce ancora ad utilizzare le pupille degli occhi. E’ proprio questa ultimissima facoltà le ha salvato la vita. La donna, paralizzata, aveva capito che il marito disperato per colpa della crisi, voleva ucciderla e poi suicidarsi: ma il dramma a Villaretto, in Val Chisone, provincia di Torino, è stato evitato grazie all'Sos lanciato da Tatiana a suo fratello, grazie ad un particolare dispositivo elettronico che la ragazza utilizza per scrivere. In pratica si tratta di una sistema che consente di tradurre i suoi pensieri grazie al movimento della pupilla sulla tastiera del suo computer. “Fabrizio minaccia il suicidio, vuole uccidere anche me”, è il messaggio che il fratello si è visto recapitare. Immediatamente ha chiamato i carabinieri. Il marito di Tatiana  è stato arrestato e al giudice ha dichiarato di “essere andato fuori di testo per lo stress”.

“A Tatiana non ho mai fatto del male e mai ne avrei fatto. Sono stato lasciato solo con lei e mi sembrava di non farcela più”. L’uomo, rimasto disoccupato, era convinto di non essere più in grado di occuparsi della moglie, con cui sta insieme praticamente da 13 anni. Fabrizio è stato processato per direttissima e gli è stato imposto il divieto di avvicinarsi a lei, che intanto è stata accolta nella casa del cognato. “Sentiva il fuoco dell’impotenza”, afferma il suo legale, l’avvocato Cristian Bosello. “Vedeva nero perché non aveva un lavoro, non aveva soldi e non aveva aiuti e anche con la famiglia di Tatiana non era un idillio”.