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Milano, strangola la fidanzata. In passato aveva già tentato di ucciderla

Una sorta di delitto annunciato quello che si sarebbe consumato a Milano. In passato la coppia erano stata protagonista di numerose liti, con lancio di bottiglie e botte.
A cura di Biagio Chiariello
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Ennesimo femminicidio. Un uomo nel centro di Milano, in via della Commenda, ha ucciso la propria compagna, strangolandola in casa, al culmine dell'ennesima lite. La donna era sfuggita alla morte due mesi addietro; in quel caso erano accorsi a salvarla i vicini di casa, dopo aver udito le sue urla disperate. Stavolta però non è stata così fortunata. Entrambi 42enni, erano conosciuti in zona e dai vicini. Lei originaria dei Navigli, lui figlio di un orologiaio di Porta Romana. Dopo aver compiuto il delitto, l’uomo si è allontanato, andando in piazza Sant'Ambrogio, e ha chiamato al cellulare un amico, raccontandogli cosa era successo, quindi ha atteso in strada i poliziotti che lo avrebbero arrestato pochi minuti dopo. L’omicida non avrebbe opposto resistenza. Dopo essere stato portato in questura, ha confessato il delitto davanti agli uomini della squadra mobile e al pm Giancarla Serafini che coordina le indagini.

Non era la prima volta, come accennato, che tra i due si consumavano i litigi. Spesso le forze delle ordine erano stati allertati da telefonate, in cui si faceva riferimento anche al lancio di bottiglie. In una delle ultime occasione, la donna col volto insanguinato, si sarebbe rifugiata dai vicini, ma quest'ultima volta lui l'ha ammazzata, probabilmente strozzandola con l'elastico di un portapacchi da auto. Poi ha prima confessato tutto a un amico (che ha avvertito la polizia) e quindi si è seduto su una panchina in attesa che arrivassero gli agenti.

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