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Migranti morti nella stiva, fermati 8 presunti scafisti: “Cinghiate a chi usciva”

Fermati otto presunti scafisti a Catania: erano arrivati insieme ai superstiti della traversata e alle 49 salme dei migranti morti soffocati nella stiva. Tra i fermati anche un ragazzo di 17 anni, gli altri sono poco più che maggiorenni.
A cura di Susanna Picone
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Otto giovanissimi, tra loro c’è anche un minorenne, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato e Guardia di finanza di Catania perché ritenuti gli scafisti del barcone con 312 migranti e 49 cadaveri soccorso dal pattugliatore della Marina Militare Cigala Fulgosi nel Canale di Sicilia nel giorno di Ferragosto. Gli otto fermati – giunti ieri a Catania insieme ai superstiti della traversata e alle salme – sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio volontario plurimo. I presunti scafisti sono il comandante del barcone e i componenti dell'equipaggio. Secondo quanto accertato, questi ultimi si occupavano della distribuzione dell'acqua, della disposizione dei profughi e, in considerazione dell'elevato numero di persone, anche del mantenimento dell'ordine a bordo che veniva esercitato con violenza con pugni, calci, bastoni e cinghie. Gli scafisti bastonavano chi cercava di uscire dalla stiva. Così, segregati con la violenza in uno spazio angusto trasformato dai vapori dei motori in una camera a gas, sono morte 49 persone su un barcone salpato dalla costa libica di Zwara e soccorso dalla nave della Marina militare. Verosimilmente le persone che hanno trovato la morte nella stiva avevano pagato un prezzo inferiore accettando di viaggiare sotto coperta.

I presunti scafisti sono stati individuati in base alle testimonianze dei sopravvissuti, tra cui anche familiari delle vittime. I sette fermati maggiorenni sono stati portati nel carcere catanese di Piazza Lanza, mentre il minorenne è stato affidato a un centro di prima accoglienza. “Fra i 416 migranti per la prima volta abbiamo individuato un gruppo consistente di marocchini, che non sono profughi”, ha detto il questore di Catania Marcello Cardona nel corso della conferenza stampa in Procura a Catania sull'arresto degli 8 presunti scafisti. Nei loro confronti è stato emesso un provvedimento immediato di respingimento. I 116 marocchini sono stati portati al Cie di Trapani e nei prossimi giorni saranno riportati nel loro Paese con un volo ad hoc.

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