61 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Migranti, in Ungheria è sempre più allarme: Orban pensa all’esercito

Tensioni in un centro di accoglienza nella zona di frontiera di Röszke tra polizia e migranti. Il premier ungherese pensa a pattuglie armate visto che il muro non basta. Da settembre saranno inviati 2.100 poliziotti per fermare il flusso di profughi.
A cura di Biagio Chiariello
61 CONDIVISIONI
Immagine

Disordini in un centro di accoglienza per migranti in Ungheria a Roszke, al confine con la Serbia, dove il flusso di profughi che ha raggiunto la frontiera sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti. Secondo le immagini trasmesse dalle tv locali, gli agenti sono intervenuti con lacrimogeni per placare le tensioni. Un giornalista di Reuters sul posto ha detto che la polizia avrebbe radunato 300-400 migranti rivolgendosi a loro attraverso un megafono. Nel frattempo il premier Viktor Orban ha annunciato che 2.100 poliziotti saranno inviati al confine con la Serbia a partire dal 5 settembre, per fermare il flusso di migranti, molti dei quali sono profughi che scappano dalla guerra in Siria. Dall’Ungheria poi contano di passare in Paesi più prosperi del nord Europa, in primo luogo Germania, Austria, Svezia, Olanda Norvegia.

Il muro non basta, arriva l'esercito?

Oggi il parlamento discuterà anche del possibile invio dell’esercito nella zona. "Il governo ungherese e il gabinetto di sicurezza nazionale hanno discusso la questione di come possa essere utilizzato l'esercito per contribuire a proteggere il confine ungherese e i confini dell'Ue", ha spiegato il portavoce Zoltan Kovacs. Ieri sono stati registrati gli ingressi di 2.533 persone, la maggior parte delle quali provenienti da Siria, Pakistan e Afghanistan, come il ragazzo con la nonna in carrozzella. Come visto, l’Ungheria, dov’è in vigore il trattato di Schengen sulla libera circolazione delle persone, sta tentando di innalzare un muro lungo 175 chilometri che percorrerebbe tutto il confine con la Serbia per impedire il passaggio dei migranti. Le autorità hanno dichiarato che quest’anno più di 140mila migranti sono entrati nel paese passando dalla Serbia, in quella che è considerata la più grande crisi di rifugiati mai registrata in Europa dalla fine della seconda Guerra mondiale. Una situazione esasperata dall'apertura del confine greco-macedone, a seguito della quale l'Onu prevede che oltre 3mila persone al giorno attraverseranno la frontiera per raggiungere la Serbia diretti verso l'Ungheria.

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views