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Mafia, blitz dei Ros a Messina: presi i killer del giornalista Beppe Alfano

Arrestate 13 persone in relazione a 17 omicidi compiuti tra il 1993 e il 2012 nel messinese, compreso quello di Beppe Alfano: le sue inchieste contribuirono alla lotta alla criminalità organizzata. Tra i destinatari delle ordinanze anche Giuseppe Gullotti, condannato per l’assassinio del giornalista.
A cura di Biagio Chiariello
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Duro colpo alla mafia grazie al blitz dei carabinieri del Ros e di quelli del comando provinciale di Messina che, all'alba di oggi, 3 febbraio, hanno eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere in relazione a 17 omicidi compiuti tra il 1993 e il 2012 nel messinese, compreso quello del giornalista Beppe Alfano, ucciso in un agguato l’8 gennaio di 23 anni fa. L’inchiesta, denominata "Gotha 6", che si è avvalsa anche del contributo di alcuni pentiti, oggi collaboratori di giustizia, “ha consentito di individuare – spiegano gli investigatori – il movente dei numerosi fatti di sangue, alcuni dei quali particolarmente crudeli”. Movente, "riconducibile alla necessità del sodalizio mafioso di mantenere ad ogni costo il controllo del territorio".

13 arresti per 17 omicidi, anche quello del giornalista

Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare anche Giuseppe Gullotti, condannato per l'assassinio del giornalista antimafia Giuseppe Alfano. In realtà però l’agguato al cronista non rientra tra i 17 delitti sui quali gli inquirenti hanno fatto luce. Gullotti sta attualmente scontando una condanna definitiva a 30 anni di carcere con l’accusa di essere stato il mandante dell’omicidio di Beppe Alfano. In questo caso, il boss sarebbe stato accusato da alcuni pentiti di aver avuto un ruolo in alcuni fatti di sangue avvenuti a Barcellona Pozzo di Gotto.  Le indagini su Gullotti, che avrebbe consegnato a Giovanni Brusco il telecomando della strage di Capaci, hanno consentito agli inquirenti di scoprire nel messinese la loggia segreta Corda Fratres della quale avrebbero fatto parte politici e mafiosi.

L'omicidio mafioso di Beppe Alfano

La sera dell’8 gennaio del 1993 alcuni sicari di mafia entrano in azione a Barcellona Pozzo di Gotto e freddarono Giuseppe Aldo Felice Alfano, Beppe per gli amici, cronista, le cui inchieste erano una minaccia per Cosa Nostra. Fu il secondo giornalista ammazzato dalla mafia in Sicilia, dopo Mario Francese, caduto sotto i colpi dei killer il 26 gennaio del 1979. Tre colpi di calibro 22 raggiunsero Alfano mentre era nella sua Renault 9. Le sue inchieste sul quotidiano La Sicilia avevano rivelato gli intrecci tra mafia, imprenditoria e collusioni con la politica. Qualche giorno prima di essere ucciso aveva anche individuato il nascondiglio del boss Nitto Santapaola.

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