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M5S: “No a Ius Soli. L’Ue ha trasformato l’Italia nel campo profughi d’Europa”

Sul Blog di Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle torna a criticare il disegno di legge sullo ius soli e avanza una proposta alternativa, da discutere in sede europea: “Il Parlamento europeo sta discutendo la riforma del sistema di asilo comune. Chiediamo che lo stesso dibattito avvenga per la cittadinanza parallelamente all’unica riforma che serve subito all’Italia: la cancellazione del Regolamento di Dublino, un accordo illegale che ha trasformato l’Italia nel campo profughi d’Europa”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Movimento 5 Stelle torna a criticare il disegno di legge sullo ius soli e dal Blog di Beppe Grillo avanza una proposta di revisione dell'iter per l'ottenimento della cittadinanza italiana e, di conseguenza, europea. Secondo il Movimento 5 Stelle, le due questioni sono infatti inscindibili e la proposta di legge italiana attualmente al vaglio del parlamento da ormai 3 anni, non terrebbe conto di questo doppio fattore: "La riforma dello ius soli è una sòla. Concedere la cittadinanza italiana significa concedere anche la cittadinanza europea. Un tema così delicato – che coinvolge 28 Stati membri e oltre 500 milioni di cittadini – deve essere preceduto da una discussione e una concertazione a livello europeo. Bisogna trovare regole uniformi perché la cittadinanza di un Paese dell’Unione coincide con quella europea. C’è dunque solo una cosa da fare: fermarsi e chiedere un orientamento alla Commissione europea, coinvolgere nel dibattito anche il Parlamento europeo e il Consiglio. Se Renzi fosse stato uno statista avrebbe approfittato del semestre di presidenza italiano dell’Unione europea per aprire un vero dibattuto europeo. Il Pd chiama in causa l’Europa solo quando gli fa comodo, solo quando bisogna salvare gli interessi nazionali degli altri, come avvenuto con la firma dell’accordo Ue-Turchia che ha chiuso la rotta balcanica dei migranti che portava direttamente in Germania", si legge nella nota de Movimento 5 Stelle, in cui si rimarca che "lo ius soli non esiste in nessun paese europeo" e che "in Olanda, Francia, Belgio, Portogallo e Spagna, come in l’Italia, si applica sostanzialmente uno ius sanguinis con alcuni correttivi e lo ius soli è debole", sottolineando inoltre che in Italia esiste già uno "ius sanguinis temperato", che permette di ottenere "la cittadinanza a chi è nato in Italia da genitori stranieri e risiede ininterrottamente fino a 18 anni".

"Discutere di cittadinanza agli stranieri senza una concertazione a livello europeo è propaganda, è fumo negli occhi dei cittadini, è avvelenare i pozzi di una matura discussione politica. L’Italia non merita tutto questo", spiegano gli esponenti del movimento fondato da Beppe Grillo. "L'articolo 20 del Trattato di funzionamento dell’Unione europea dice: ‘è istituita una cittadinanza dell'Unione. È cittadino dell'Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell'Unione si aggiunge alla cittadinanza nazionale e non la sostituisce. Concedere lo ius soli in Italia ha, dunque, delle conseguenze anche sulla vita civile e democratica di altri Stati membri. Sulla base di questo presupposto e secondo il buon senso, la cittadinanza andrebbe regolata in maniera univoca per tutti i Paesi dell’Unione europea, visto che una volta acquisita la cittadinanza di uno dei 28 Paesi si può risiedere liberamente in ognuno di questi. La Commissione europea è consapevole di questo, tant’è che – nella sua ultima relazione sulla cittadinanza dell’Unione – s’impegna a elaborare nel 2017-2018 una relazione sui regimi nazionali di concessione della cittadinanza dell’Unione agli investitori, prevedendo già un orientamento comune per tutti gli Stati membri. Ecco quello che serve: un orientamento comune a livello europeo. Non avventate fughe in avanti".

Il Movimento 5 Stelle avanza dunque una proposta: "Il Parlamento europeo sta discutendo la riforma del sistema di asilo comune: un provvedimento necessario per l’Italia per condividere con gli altri Paesi europei le migliaia di domande di asilo che arrivano. Chiediamo che lo stesso dibattito avvenga per la cittadinanza parallelamente all'unica riforma che serve SUBITO all'Italia: la cancellazione del Regolamento di Dublino, un accordo illegale – come ha dichiarato anche l'avvocato generale della Corte Ue – e che ha trasformato l’Italia nel campo profughi d’Europa. Il Pd ritiri il pastrocchio dello ius soli e avvii una discussione nelle sedi istituzionali opportune, ossia quelle europee, per provare a trovare in materia di cittadinanza soluzioni veramente efficaci e uguali per tutti".

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