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M5S, Grillo caccia altri 5 dissidenti: “Si erano dimessi, il loro è un gesto politico”

Si tratta di Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani. “Si sono isolati e non possono continuare ad essere rappresentanti ufficiali nelle istituzioni” avverte il leader dei 5 Stelle. Nel frattempo agli altri senatori espulsi, Orellana e Battista, viene recapitata una busta con proiettili.
A cura di Biagio Chiariello
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UPDATE 15.45 – M5S, busta con proiettili ai senatori espulsi Orellana e Battista – Una busta con dei proiettili è stata recapitata a Luis Alberto Orellana e Lorenzo Battista, due dei senatori espulsi nei giorni scorsi dal M5S. A renderlo noto è un comunicato, che evidenzia come nella missiva ci siano riferimenti anche a Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella, altri due senatori espulsi dal gruppo ‘grllino' insieme a Orellana e Battista, ma anche a Paola De Pin, la senatrice uscita dal M5S qualche mese fa. La lettera è stata intercettata al centro di smistamento di Roserio (Milano).

“Si sono isolati e non possono continuare ad essere rappresentanti ufficiali nelle istituzioni. Bencini, Bignami, Casaletto, Mossini e Romani, sono fuori dal M5s”. E' questo il messaggio, postato direttamente sul suo blog, con il quale Beppe Grillo ‘licenzia' i parlamentari che avevano rassegnato le dimissioni da senatori in segno di protesta per l'espulsione di 4 colleghi (Bocchino, Battista, Campanella e Orellana), decisione poi ratificata da una consultazione online tra gli iscritti del movimento. . "E' stato loro chiesto – prosegue l'ex comico genovese – se confermassero o meno la propria posizione e l'hanno ribadita. I senatori dimissionari si sono pertanto isolati dal Movimento 5 Stelle e non possono continuare ad esserne rappresentanti ufficiali nelle istituzioni. Sono fuori dal M5S". Grillo poi motiva la sua decisione, spiegando che non è dettata "da particolari situazioni personali, familiari o di salute, come solitamente avviene in questi casi, ma come gesto politico in aperto conflitto e contrasto con quanto richiesto dal territorio, stabilito dall'assemblea dei parlamentari del M5S, confermato dai fondatori del M5S e ratificato dagli iscritti certificati in Rete, in merito ai quattro senatori espulsi". Resta comunque da capire se per l'espulsione dei 4 sarà necessaria la pronuncia del leader o una nuova pronuncia degli iscritti ‘grillini'.

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