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Lotta al terrorismo: dal Cdm via libera alla Banca Dati nazionale del Dna

Si tratta di uno strumento che potrà essere utilizzato per semplificare la lotta al terrorismo e facilitare le indagini che coinvolgono persone scomparse sul territorio italiano. Alfano: “Un passo in avanti che ha pochi precedenti in Europa”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Consiglio dei ministri ha approvato – con il parere favorevole del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita del Garante per la protezione dei dati personali – il regolamento che disciplina l’istituzione della nuova Banca dati del DNA e il Laboratorio centrale. Il nuovo provvedimento, annunciato stamane, permetterà di creare una banca dati nazionale che potrà essere utilizzata per svariate attività, dalla lotta al terrorismo fino alla semplificazione della fasi di identificazione nell'ambito di indagini su persone scomparse in territorio italiano.

"Abbiamo approvato uno strumento di formidabile potenza dal punto di vista informatico. Insieme al ministro Andrea Orlando, abbiamo realizzato un passo in avanti che ha pochi precedenti in Europa e che consentirà l'archiviazione di dati, dal punto di vista scientifico e del Dna, che saranno importantissimi sia nella lotta al terrorismo che nella lotta criminalità organizzata e nel contrasto all'immigrazione irregolare", ha dichiarato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano a margine del Cdm.

Il nuovo regolamento disciplina tutta una serie di disposizioni per la "regolamentazione dello scambio di informazioni e la protezione dei dati personali trasmessi o ricevuti". Inoltre "le tecniche e modalità di analisi dei campioni biologici e dei profili di Dna estratti, e stabilisce i tempi di conservazione dei campioni biologici e dei profili del DNA estratti", comunica la nota stampa diffusa da Palazzo Chigi.

Secondo quanto si apprende da fonti governative, esisterà comunque la possibilità di richiedere la cancellazione dei profili del Dna e i campioni biologici che entreranno a far parte della Banca Dati, ma solamente qualora ricorrano specifici casi: "A seguito di assoluzione con sentenza definitiva perché il fatto non sussiste, perché l’imputato non lo ha commesso, perché il fatto non costituisce reato; a seguito di identificazione di cadavere o di resti cadaverici, e del ritrovamento di persona scomparsa; quando le operazioni di prelievo sono state compiute in violazione delle disposizioni previste dall’art. 9 L. 85/2009 in tema di prelievo di campione biologico e tipizzazione del profilo del DNA; decorsi i termini stabiliti dall’art. 25 del Regolamento sui tempi di conservazione dei profili del DNA".

"Nei prossimi giorni partirà il laboratorio per la raccolta dei dati. La banca dati che lo conserverà, con tutte le garanzie di riservatezza previste dalla legge sulla privacy, consentirà non solo di prevenire e agevolare la realizzazione di indagini, ma anche di affrontare casi che sono considerati irrisolti alla luce della strumentazione disponibile", ha dichiarato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, commentando l'approvazione del provvedimento. "In un momento come questo, in cui la sicurezza è al centro dell'attenzione, credo sia giusto dire che questo è un passo fondamentale per aumentare il livello di sicurezza del Paese", ha concluso il Guardasigilli.

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