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Lorenzin: “Dodici milioni di italiani rinunciano alle cure causa crisi? Falso, numeri esagerati”

Commentando l’ultimo rapporto sulla sanità pubblica diffuso dal Censis, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha spiegato: “Sulla salute in Italia si danno i numeri. Sono una esagerazione, se fossero davvero così tanti sarebbero praticamente tutti, togliendo le fasce più giovani e che non richiedono di assistenza particolare”.
A cura di Charlotte Matteini
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Dodici milioni di italiani a basso reddito rinunciano alle cure sanitarie causa crisi? Secondo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin il dato emerso dall'ultimo rapporto Censis sarebbe esagerato. "Sulla salute in Italia si danno i numeri. Sono una esagerazione, se fossero davvero così tanti sarebbero praticamente tutti, togliendo le fasce più giovani e che non richiedono di assistenza particolare. A noi questi dati non tornano, li vogliamo vedere e verificare e semmai farci su uno studio operativo. Bisogna cominciare a parlare delle cose su dati oggettivi, non si può continuare a parlare di dati che non ci sono", ha spiegato la titolare del dicastero della Sanità durante un'intervista. "I nuovi poveri esistono e sono spesso donne e bambini, ma in realtà tutte le Regioni hanno la possibilità di assistere i più poveri e fragili, se le condizioni economiche dell'individuo non gli consentono di pagare i ticket". In sostanza, secondo il ministro Lorenzin, se molte persone a basso reddito non riuscirebbero ad accedere alle cure erogate dal sistema sanitario nazionale perché in realtà non conoscono i propri diritti "perché nessuno glieli spiega, perché in alcune Regioni l’organizzazione non funziona".

“Con l’Istituto per le migrazioni diamo assistenza già a oltre 100mila persone l’anno che ormai spesso non sono solo migranti, sono persona a disagio a cui vengono offerte prestazioni di massimo livello. E dopo l’estate intendo adottare linee guida che stiamo preparando sulle persone povere. Abbiamo persone che non hanno la capacità di esercitare i propri diritti: le Asl in questo non possono essere un muro, devono aiutarli aa accedere a cose a cui oggi già hanno diritto. E credo sia davvero un problema dell’organizzazione delle singole Regioni che va risolto per non esplodere in un vero e proprio problema sociale”.

“Abbiamo bisogno di arrivare ai cittadini dobbiamo metterci nelle condizioni di essere pronti a quello che saranno i prossimi anni, con la popolazione che invecchia e va aiutata, va organizzata, va supportata, altrimenti possiamo fare linee di indirizzo o quanto altro e non funziona. Dobbiamo imparare ora a farcene carico, questa è la vera sfida del welfare. Spesso le persone hanno più bisogno di essere indirizzate che altro”, ha concluso Lorenzin.

Vaccini, Lorenzin: "Sull'obbligatorietà non si torna indietro"

Sull'obbligo vaccinale non si torna indietro. A dichiararlo, senza mezze misure, è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, autrice del decreto per la reintroduzione dei vaccini obbligatori approvato dal Consiglio dei ministri qualche settimana fa e attualmente in discussione in commissione Sanità al Senato e ampiamente contestato dal Movimento 5 Stelle nonché dalla Regione Veneto guidata dal governatore leghista Luca Zaia. "Il tema non è il numero dei vaccini, perché quello viene deciso in base al contesto epidemiologico di ogni singolo Paese", ha spiegato il ministro Lorenzin in audizione a Palazzo Madama. "Sull'obbligatorietà non c'è proprio nessuno spazio di modifica perché questo è un decreto che si basa sull'obbligatorietà", ha poi sottolineato proseguendo con il suo intervento. "L'elenco dei vaccini è stato stilato dalle autorità scientifiche, sulla base di motivazioni scientifiche e quindi può essere modificato solo con valutazioni di tipo scientifico e non politico", ha ribadito la titolare del dicastero della Salute.

Nel frattempo, dall'approvazione del decreto in cdm, non si arrestano le proteste dei genitori contrari alla norma. Il ministero della Salute, le redazioni dei giornali e le caselle di posta elettronica di vari parlamentari da qualche giorno sono bombardati da mail di contestazione. Nel testo delle missive inoltrate si legge:

"Come genitore e cittadino italiano provo rabbia e preoccupazione rispetto a questo Decreto Legge imposto da una classe politica sempre più distante dalla vita dei cittadini e che senza un ragionevole motivo, in una situazione già difficile dal punto di vista socio-economico per il nostro Paese, ha sentito l'urgenza di imporre un DL che va a colpire le famiglie italiane, i loro bambini, imponendo un assurdo piano vaccinale senza alcuna emergenza nazionale giustificata, arrivando a minacciare i genitori con pesantissime sanzioni e addirittura con la perdita della patria potestà.

In questo clima di caccia alle streghe si continua a mistificare e a diffondere notizie false e tendenziose, colpendo anche in modo ignobile quei medici che hanno avuto la forza e l'onestà di mostrare l'altro lato delle vaccinazioni di massa e di dare voce e tutelare persone che hanno subito danni anche gravi da vaccino.

Io so delle molte migliaia di danneggiati da vaccino secondo gli stessi rapporti Aifa e le sentenze dei tribunali, tra cui i bambini che sono morti. Io scelgo la vera informazione e non le fake news del Governo e delle istituzioni sanitarie.

Io scelgo l'amore dei genitori più responsabili e rigetto l'ignoranza e la violenza di un intero sistema che pretende in tutti i modi di convincermi".

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