Londra, identificato uno dei killer: è nato e cresciuto in Inghilterra
Uno dei due presunti responsabili dell’attacco di Woolwich, a Londra, in cui un soldato inglese è stato ucciso a colpi di machete, si chiamerebbe Michael Abedolajo. Lo riferiscono diversi media britannici. Il presunto killer avrebbe 28 anni, sarebbe l’uomo che è stato ripreso ieri in un video diffuso dall’emittente ITV mentre, con le mani insanguinate, spiegava il perché del suo gesto. Secondo quanto riportano i media stranieri è nato in Inghilterra e proviene da una famiglia cristiana. Poi si sarebbe convertito all’Islam dopo il college. La Bbc dice che Abedolajo veniva descritto come una persona brillante e spiritosa quando era al college. È Sky News a dire che la sua famiglia è originaria della Nigeria e che lui è nato e cresciuto nella città teatro del brutale attacco. Intanto il premier David Cameron ha spiegato che quello di ieri è “un attacco alla Gran Bretagna ma anche un tradimento dell’Islam e delle comunità di musulmani che tanto danno a questo Paese”. Perché non c’è nulla nell’Islam – così Cameron – “che giustifichi questo atto”.
Cameron ricorda la mamma-eronia: “Ingrid ha parlato per tutti noi” – Il premier ha parlato al termine di una riunione del comitato di crisi, il Cobra, in cui è stato fatto il punto sulle indagini e sulle misure di sicurezza. Secondo quanto ha fatto sapere “chi ha fatto questo cerca di dividerci, ma dovrebbe sapere che il risultato è renderci più uniti e renderci più forti”. Parlando davanti a Downing Street, il primo ministro britannico ha citato anche la capo scout diventata eroina, Ingrid Loyau-Kennett, che ieri ha affrontato agli attentatori sul posto del massacro: “Quando le è stato detto ‘Vogliamo cominciare una guerra a Londra’, lei ha risposto ‘siete soli contro molti, perderete’. Così facendo, lei ha parlato per tutti noi”.